Cobra Kai: la recensione di un insegnate di karate

Ti va di sentirci?
Ogni giorno pubblico un micro podcast sul mio canale Telegram. Condivido qualche chicca sul karate, ti racconto qualcosa della mia vita da insegnante, rispondo alle domande degli iscritti al canale o semplicemente condivido qualche mio volo pindarico.
Per iscriverti devi semplicemente cliccare sul link qui sotto:

👉 ISCRIVITI AL MIO CANALE TELEGRAM

Ti avevo o no ti avevo promesso una recensione della nuova serie Cobra Kai?
E come ben sai per me ogni promessa è debito per cui…iniziamo!
La serie è, a parer mio, fighissima!
La trovata geniale è stata quella di mostrare il mondo attraverso gli occhi di

Johnny Lawrence il “cattivo” del primo dei 3 film di Karate Kid e non, come sinceramente mi sarei aspettato, attraverso gli occhi di Daniel LaRusso.

Johnny è un uomo che nella vita non ce l’ha fatta, che non è riuscito ad emer- gere e dà la colpa di tutto questo a Daniel, ragazzino pedante e inetto che gli ha rubato la ragazza e gli ha fatto perdere il torneo di All Valley con una tecnica scor- retta; rovinandogli la vita.

Ma quando tutto sembra ormai perso ecco che Johnny incontra Miguel, il suo primo allievo (l’incontro avviene in modo esattamente speculare all’incontro tra Daniel e il Maestro Miyagi in Karate Kid).

Da questo incontro inizia il classico “viaggio dell’eroe” che, nel corso delle stagioni, sicuramente, porterà Johnny a redimersi e Miguel a diventare un ragazzo più forte e sicuro di sé.

Perché gli eroi di questa serie sono due il Senesi Lawrence e Miguel che hanno un rapporto di reciproco scambio: entrambi sono mentori l’uno dell’altro e entram- bi sono eroi che cambiano e crescono durante l’arco del racconto (cosa che avvie- ne anche nella realtà: il maestro insegna all’allievo ma, al tempo stesso, l’allievo in- segna al maestro).

A questo si aggiungono una serie di riferimenti geniali e a dir poco spassosi agli anni ’80 e alla cultura di quegli anni.

Se Johnny è un uomo disposto al cambiamento e desideroso di fare il meglio per i suoi allievi (anche se lo fa a modo suo), il suo antagonista, Daniel LaRusso, è un personaggio monolitico e inamovibile.

Daniel, almeno per il momento, rappresenta il vero cattivo della serie: non accetta che le persone possano cambiare, disattende buona parte degli insegnati del Maestro Miygi e fa di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a Johnny.

Oltre al desiderio di rivalsa e di redenzione sono ci sono altri due temi pre- gnanti all’interno della serie:

  1. Il bullismo
  2. La figura dell’insegnante

Il tema del bullismo in Cobra Kai

Non è facile parlare di un tema delicato come il bullismo, ma Cobra Kai lo fa senza fronzoli e in modo egregio.

Da un lato ci mostra il mondo attraverso gli occhi del bullo e ci fa compren- dere – senza mai giustificare – il perché alcuni ragazzi diventano bulli ed il perché si comportano in una determinata maniera.

Dall’altra parte fa vedere quanto il bullismo possa essere devastante per le persone che lo subiscono, facendoci vivere la sofferenza dei ragazzi bullizzati (spesso vittime di cyberbullismo e di prese in giro) e facendoci comprendere la loro rabbia e il loro desiderio di rivalsa e di vendetta.

Per la prima volta vediamo questo tema da entrambi i punti di vista e ciò ci per- mette di capirlo meglio e di non giudicarlo in modo superficiale.

La figura dell’insegnante in Cobra Kai

Cobra Kai dovrebbe far riflettere tutti gli insegnanti perché mostra in modo molto realistico come un qualsiasi insegnate possa influenzare positivamente o ne- gativamente il proprio allievo, soprattutto se questo è un “soggetto sensibile”.

Credo che scegliere di affrontare questo tema sia stato un altro colpo di genio perché mostra quanto, alle volte, insegnanti considerati marginali come quelli che insegnano attività extra-scolastiche, abbiamo un’influenza fortissima sui proprio al- lievi e dovrebbe spronare tutti noi a dare il meglio.

Che karate si pratica in Cobra Kai?

La domanda più giusta sarebbe: è karate quello che si vede in Cobra Kai?

E la risposta è….insomma….

Di karate vero nella serie se ne vede proprio poco e ci sono anche due o tre er- rori decisamente plateali (che spiego nel video).

Durante la serie c’è un mix di karate, capoeira, jiu jitsu e judo tutto volto alla spettacolarizzazione delle scene di combattimento.

Nel karate non si usano, di solito, tutti quei calci volanti, girati, forbici, spazzate con rotazione, pugni a sventola ecc. che si vedono nella serie.

E il buon vecchio stile Goju Ryu, lo stile che dovrebbe praticare Daniel LaRusso è praticamente assente.

Inoltre, diciamoci la verità, avrebbero potuto far seguire qualche lezione in più ai vari attori.

3Ma noi li perdoniamo, la serie è bella, avvincente e, anche se non in modo plateale, come accadeva nei vecchi film, passa dei bei messaggi inerenti al karate.

Quindi un bel “ci piace per Cobra Kai”!

Ps se vuoi approfondire davvero la storia, i riti e gesti del karate ti ricordo che su amazon trovi il mio libro: https://www.amazon.it/Passeggiando-Via-Storia-gesti-Karate-ebook/dp/B08DRH8MWM

Eugenio

Dal 2009 Eugenio Credidio contrabbanda karate autentico ad Alessandria e nel web e insegna a riconoscere, prevenire e combattere la violenza. Oltre al sui dojo di Alessandria gestisce il canale YouTube di karate tradizionale più seguito d'Italia. Ha ideato il metodo di autodifesa Urban Budo che è stato riconosciuto dal CONI nel 2019. Nel 2013 ha pubblicato assieme al Maestro Balzarro, "On the road" per la OM edizioni e, nel 2020, "Passeggiando per la Via - Storia, riti e gesti del karate".

I Pirati del Karate

Ogni settimana scrivo una mail riservata alla ciurma dei Pirati del Karate: i karateka liberi abbonati al mio canale YouTube.

Nelle mail scrivo approfondimenti, spunti di riflessione, suggerisco libri e condivido strategie e consigli per l’allenamento.

Anche se non sei ancora un Pirata, puoi diventare un mozzo e ricevere comunque le mie mail.

 

Altri articoli che ti potrebbero piacere