Come non farsi sopraffare dall’adrenalina e dalla paura

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Ogni volta che sei costretto a difenderti devi affrontare 3 avversari.

C’è l’aggressore e poi ci sono due mostri, potentissimi, che aiutano sempre l’aggressore e, indipendentemente dalle tue abilità tecniche,  decidono chi vince e chi perde.

Questi 2 mostri sono: l’adrenalina e la paura.

Infatti per quanto tu possa essere preparato tecnicamente e allenato, se non sarai in grado di gestire l’adrenalina e di tenere a bada la paura l’ago della bilancia penderà sempre dalla parte dell’aggressore.

Per tenere a bada questi 2 mostri puoi sottoporti a esercizi specifici sotto stress. Ma questi da soli no bastano.

È essenziale capire quali sono i meccanismi che regolano l’adrenalina e la paura così che tu, in caso di bisogno, possa riconoscere quello che accade nel tuo organismo e agire tempestivamente per evitare una sindrome da pietrificazione.

Ogni volta che noi subiamo uno shock abbiamo uno scarico di adrenalina. Indipendentemente che lo schock sia grande o piccolo. 

Un clacson che suona, un urlo, un palloncino che scoppia. Tutte queste situazioni provocano in noi un piccolo rilascio di adrenalina. Ma ormai siamo così abituati a questo “dosaggio” di adrenalina che nemmeno ce ne accorgiamo più e quindi gestiamo lo shock senza alcun problema.

Le difficoltà arrivano quando lo shock è più profondo e l’adrenalina rilasciata è maggiore. 

A differenza dei nostri antenati che dovevano cacciare e scappare da bestie feroci, noi viviamo in una società relativamente pacifica dove raramente siamo sottoposti a grandi dosi di adrenalina.

Così, quando il nostro organismo secerne grandi quantità di questo ormone ci troviamo impreparati a gestirlo e rischiamo di trovarci nella “sindrome da pietrificazione”.

Ma che cos’è l’adrenalina?

L’adrenalina è un ormone da stress che viene secreto quando pensiamo di essere in pericolo.

In realtà è un dopante naturale. Infatti l’adrenalina aumenta i riflessi, fa arrivare il sangue alle gambe, aumenta il battito del cuore e la ventilazione, aumenta la concentrazione e innalza la soglia del dolore.

Insomma prepara il corpo a scappare o a combattere.

Non sono tutte rose e fiori però, perché con sé porta anche alcuni effetti collaterali come:

  • Sudorazione,
  • Stimolo ad urinare o defecare,
  • Tremori,
  • Voce acuta,
  • Vista a tubo,
  • Pallore o rossore

Quando l’adrenalina viene rilasciata in realtà il nostro corpo ci sta dicendo “sono pronto”, ma noi siamo così poco abituati a gestirla che ci focalizziamo sulle sensazioni sgradevoli, scambiandole per paura, ne veniamo sopraffatti.

Questo perché quando subiamo un forte stress adrenalinico il nostro organismo può scegliere di reagire in 3 modi diversi: scappare, combattere o paralizzarsi. In inglese sono le famose “3F”.

Le 3 F

Ora, se bloccarti e fingerti morto poteva essere una strategia utile quando ti trovavi di fronte ad un predatore con una vista debole (stile Jurassic Park) non è una strategia intelligente quando ti trovi di fronte ad un uomo furioso che vuole staccarti la testa dal collo.

C’è una notizia positiva per: se capisci come s’innesca la sindrome da pietrificazione puoi riconoscerla mentre si presenta e agire tempestivamente per evitarla

La sindrome da pietrificazione

La sindrome da pietrificazione è un vero e proprio circolo vizioso. 

Funziona così: tu subisci una shock, il tuo corpo rilascia adrenalina per stimolare una tua reazione, l’adrenalina pervade il tuo corpo, tu ti senti strano, non sai decifrare quelle sensazioni e ti spaventi. Lo spavento equivale ad un nuovo shock e quindi il corpo secerne altra adrenalina. Le sensazioni sgradevoli aumentano, la tua paura aumenta e il tuo corpo secerne ancora adrenalina. E così via fino a quando non ti trovi completamente bloccato.

Terribile! 

C’è una cosa positiva in tutto questo: se ti accorgi di quello che sta succedendo uscire da questo circolo vizioso è relativamente semplice.

Basta fare qualcosa. Non sto scherzando: qualsiasi azione può aiutarti ad uscire da questa sorta di trans indotta dall’adrenalina.

Urla, muoviti, grida, ridi, qualsiasi azione ti può aiutare a sbloccarti e a reagire.

A volte è molto complicato, ma conoscere i meccanismi che ti portano a paralizzarti e riconoscerli nel momento in cui si verificano ti permetterà di intervenire tempestivamente ed evitare la sindrome da pietrificazione.

Questo si vede molto bene negli esercizi sotto stress: chi conosce il meccanismo che sta dietro all’adrenalina e alla sindrome da pietrificazione ha più facilità di reagire rispetto a chi non ha queste conoscenze.

Ecco perché ti dico che gli esercizi da soli non bastano. La vera forza sta nella conoscenza applicata.

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Eugenio

Dal 2009 Eugenio Credidio contrabbanda karate autentico ad Alessandria e nel web e insegna a riconoscere, prevenire e combattere la violenza. Oltre al sui dojo di Alessandria gestisce il canale YouTube di karate tradizionale più seguito d'Italia. Ha ideato il metodo di autodifesa Urban Budo che è stato riconosciuto dal CONI nel 2019. Nel 2013 ha pubblicato assieme al Maestro Balzarro, "On the road" per la OM edizioni e, nel 2020, "Passeggiando per la Via - Storia, riti e gesti del karate".

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