Eccolo, il terrore di ogni genitore.
Fin dagli albori dei giorni i genitori dei bambini che desideravano praticare karate hanno temuto che, iniziando a studiare l’arte della mano vuota i loro figli sarebbero diventati violenti.
Questo terrore era radicato al tal punto nei cervelli delle mamme e dei papà che addirittura, negli anni ’90, ad alcuni bambini era proibito frequentare bambini che praticassero karate perché questi erano sicuramente violenti (storia vera).
Oggi il terrore si è tramutato in timore.
I bambini che praticano karate non vengono più ghettizzati, ma i genitori (comprensibilmente) temono ancora che i loro figli possono essere istigati a tenere un comportamento violento.
Ciò mi rattrista molto perché il karate non ha nulla a che vedere con la violenza anzi, il karate insegna la pace e persegue l’amore universale.
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