In questi ultimi due anni, il mio percorso ha preso direzioni inaspettate. Da insegnante a tempo pieno nel mio dojo, mi sono ritrovato consulente di marketing specializzato nello sport, poi parte di una startup nel mondo del fitness, fino a guidare una piccola agenzia di marketing. Un piccolo sogno che giorno dopo giorno diventa più reale e che mi riporta a una delle grandi passioni che mi aveva spinto a laurearmi in lettere: occuparmi di comunicazione.
La strada senza cuore
Ma se da un lato si realizzava un sogno, dall’altro mi trovavo sempre più vittima di passioni e idee sbagliate che, senza che me ne rendessi conto, mi hanno fatto perdere la giusta rotta.
Nonostante il grande seguito guadagnato online, soprattutto su YouTube, non sono mai riuscito a farmi ascoltare dai “grandi del settore”. Ho proposto progetti, idee, collaborazioni, studi con dati. Ma niente. Solo porte in faccia o risposte sminuenti.
Ciò ha fatto crescere in me astio, arroganza e supponenza, alimentando l’adolescente arrabbiato e testa di cazzo che è in me. Una parte di me a cui tengo perché è lui che tiene viva la mia combattività, ma che, se non sto attento, mi fa prendere decisioni stupide.
“Con il seguito che ho perché nessuno mi vuole ascoltare?” mi sono ripetuto per mesi. “Perché non vogliono darmi la possibilità di cambiare le cose? O almeno di provare a farlo? Che si fottano! Creerò la mia community e ribalteremo tutto!”
È da qui che è nata l’idea dei Pirati del karate. Un’idea di per sé buona e nobile, ma che si è rivelata una strada senza cuore perché lastricata dalla rabbia, dalla frustrazione e dal desiderio di rivalsa.
Don Juan diceva: “Tutte le strade sono uguali; non portano da alcuna parte… Questa strada ha un cuore? Se lo ha la strada è buona. Se non lo ha non serve a niente.”
E io ho iniziato a seguire una strada senza cuore e se tu non te ne sei accorto è solo perché sono bravo in quello che faccio e conosco i trucchi del mestiere.
La verità è che nell’ultimo anno e mezzo fare video, podcast e articoli ha iniziato a logorarmi. A diventare un impegno mantenuto solo perché preso con me stesso. A diventare un esercizio di pura forza di volontà. Senza più alcun piacere, passione o divertimento nel farlo.
Un nuovo inizio
Il 2025 sarà per me un anno di coraggio. Il coraggio di abbandonare strade che sento sbagliate per me e di riprendere strade più vecchie che in cuor mio sento giuste. Il coraggio di cambiare idea, di condividere e donare. Il coraggio di essere onesto con me stesso e di accettare certi miei limiti. Il coraggio di tornare a essere autentico.
Il futuro
Il cambiamento inizia dal podcast “I Pirati del karate”, che si trasformerà in una newsletter settimanale. La nostra community su Telegram, questo spazio prezioso dove 52 praticanti si confrontano e crescono insieme, continuerà a essere il cuore pulsante del progetto.
Ma questa è solo una delle cose che ho in mente.
1. Evoluzione della Community
Il podcast “I Pirati del karate” si trasformerà in una newsletter settimanale, mantenendo viva la community su Telegram che oggi conta 52 praticanti attivi.
2. Ritorno su YouTube
Svilupperò nuovi contenuti formativi:
- Completamento di “Ti racconto i kata”
- Karate Performance: scienze motorie applicate al karate
- Karate d’Autore: analisi dei grandi maestri
- Karate per difesa personale
- Karate Kidz Academy
- Sensei Diary’s
- Le parole del karate
3. Shin Sui Ryu
Condividerò la mia visione personale del karate, lo Shin Sui Ryu – un approccio applicabile a qualsiasi stile, concentrato sul modo di vedere il karate e di approcciarsi all’insegnamento.
4. Pubblicazioni
- Nuova edizione di “Passeggiando per la Via”
- Libro sulla difesa personale (gratuito)
- Libro sul karate per bambini
- Diario di allenamento per i praticanti
5. Rivoluzione dell’Accademia Online
L’accademia subirà una trasformazione significativa:
- Trasferimento su una piattaforma più accessibile
- Programma personalizzato di allenamento a distanza
- Video corsi acquistabili singolarmente
- Nuovi contenuti per gli insegnanti
6. Eventi dal Vivo
Organizzerò almeno tre eventi annuali nel mio dojo, creando opportunità di allenamento e condivisione diretta con i praticanti.
Chi sono davvero
La verità è che non sono un sensei, un Maestro e ne tanto meno voglio diventarlo. La verità è che sono uno studioso del karate e dell’uomo. Amo fare ricerca e sviluppo, provare, testare, approfondire e condividere quello che scopro con gli altri. Amo insegnare perché mi dà la possibilità di trasmettere qualcosa e di aiutare le persone.
Questo è il motivo per cui ho iniziato a pubblicare video. E questo è ciò che mi diverte, mi appassiona e che faccio con gioia e passione. Questo è ciò che voglio tornare a fare.
Buona pratica a tutti.
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Ho aperto un gruppo Telegram dedicato ai Pirati del Karate, il popolo dei Karateka Liberi d’Italia.
Qui possiamo chiacchieriamo, condividiamo esperienze, rispondo alle domande e organizziamo eventi per allenarci assieme.
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