Quando ero ragazzino lo shi ho barai, assieme allo shi ho tsuki, si allenava moltissimo. Oggi invece non si fa quasi più.
E allora oggi voglio farti fare un salto indietro di alcuni anni e insegnarti questa sequenza di studio che una volta era un caposaldo di ogni karateka.
Oggettivamente non ha una grande applicabilità, ma ti insegna a gestire il corpo, orientarti nello spazio e rimanere concentrato. Ecco perché io la propongo ancora ai miei allievi.
Quella che ti propongo oggi è la variante più semplice. Ma lo shi ho barai è un po’ come un gelato allo yogurt: una volta che hai capito come funziona la base lo puoi farcire un po’ come vuoi.
Quindi, una volta che avrai capito come funziona questa versione dell’esercizio prova a farlo con altre parate e magari, perché no, con altre posizioni.
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