Dal 2009 formiamo piccoli samurai

Questo non è un corso di karate per ragazzi. Questo è un complotto per cambiare il mondo.

Ebbene sì, lo ammetto il mio vero obiettivo non è insegnare karate ai bambini e ai ragazzi. Quella è solo una copertura.

Il mio vero obiettivo è cambiare il mondo.

Perché quello che vedo oggi mi rattrista e mi preoccupa. Maleducazione, arroganza, mancanza di rispetto per il prossimo, violenza, bullismo, egoismo, intolleranza.

Non è così che dovrebbero andare le cose e io sento di dover fare la mia parte per cambiarle.

Purtroppo non ho gli strumenti per cambiare “l’oggi”, ma posso fare qualcosa per cambiare “il domani”. 

Come? Insegnando ai bambini i valori e i principi del karate così da formare dei giovani samurai che un giorno possano andare in giro per il mondo e migliorarlo.

Perché i bambini sono la nostra occasione di creare un futuro migliore.

Per questo mi impegno anima e cuore a insegnare karate ai bambini. Perché il karate mi dà la possibilità di insegnar loro:

  • Il rispetto per se stessi e per gli altri, compresi i propri avversari, 
  • Che il successo richiede impegno, costanza e tenacia,
  • Che sbagliare è importante perché solo sbagliando si può imparare,
  • Che ognuno di noi è importante e può fare la differenza,
  • L’educazione

Ora ti chiedo: come sarebbe il mondo di domani se tutti i bambini praticassero, anche solo per un paio di anni, karate?

Essere bambini oggi non è come esserlo quando lo eravamo io e te

Essere bambini oggi non è come esserlo quando lo eravamo io e te.

Noi siamo cresciuti nei cortili e nei parchi. I bambini oggi crescono seduti a una scrivania o dietro uno schermo e questo ha avuto delle ripercussioni sul loro sviluppo. 

Buona parte dei bambini non è in grado di fare quello che per noi era normale alla loro età. Hanno difficoltà a correre, ad afferrare una palla, a palleggiare e fare le capriole.

Secondo uno studio fatto su bambini tra i 2 e i 5 anni dall’AVG – società che si occupa della sicurezza su internet –  alla tappe tradizionali di crescita si sono sostituite quelle digitali. 

Se da un lato ci sono grandi benefici per i bambini nell’imparare ad usare strumenti come computer o tablet fin da piccoli, dall’altro lato ci sono studi che dimostrano come la mancanza di un corretto sviluppo delle capacità motorie di base, una mancanza di movimento ed un uso non corretto degli schermi possa portare a: 

  • Un limitato sviluppo cognitivo,
  • Un aumentino delle possibilità che il bambino abbia problemi di peso da adulto ,
  • Un aumento delle possibilità di sviluppare diabete di tipo 2, 
  • Un aumento delle possibilità che il bambino sia iperattivo,
  • Un aumento di possibilità che il bambino sviluppi sindromi da deficit dell’attenzione,

Per questo non è più concepibile insegnare karate come si faceva anche solo 10 o 15 anni fa. Il primo obbiettivo oggi deve essere quello di ideare un programma che rispetti le esigenze e le necessità dei bambini e che li aiuti a sviluppare appieno il loro potenziale, oltre che permetter loro d’imparare le basi del karate e i suoi principi.

Per fare questo ho ideato un metodo diviso in 3 parti:

1° parte: sviluppo delle capacità motorie di base

Nella prima fase di riscaldamento alleniamo le capacità motorie di base.

Le capacità motorie di base sono quelle capacità  presenti in qualsiasi attività sportiva e possono essere sviluppate al massimo livello solo in una determinata finestra di tempo. Il loro sviluppo corretto permette ai bambini di migliorare lo sviluppo cognitivo e cerebrale oltre che di sviluppare tutti gli schemi motori di base e sono:

  1. Equilibrio,
  2. Differenziazione
  3. Reazione
  4. Ritmo
  5. Coordinazione occhio-mano
  6. Orientamento

L’allenamento di queste 6 capacità si basa su dei giochi pensati apposta per far divertire i bambini, per permettere loro di sviluppare l’abilità di “problem soling”, per aumentare l’autostima e per sviluppare lo spirito di squadra.

Karate per bambini: Capacità motorie
Karate per bambini Alessandria

2° parte: preparazione fisica

Nella seconda parte della lezione ci concentriamo sulla preparazione fisica specifica per il karate volta a migliorare la forza o la flessibilità e resistenza.

Il programma viene strutturato sulla base delle esigienze dei ragazzi e nel rispetto della caratteristiche fisiche della loro età.

3° parte: allenamento tecnico

Infine si passa all’allenamento tecnico che si basa sullo studio delle tecniche fondamentali, dei kata (forme) e dello sviluppo delle tecniche di combattimento sportivo o di autodifesa. 

Il tutto viene totalmente adattato ai bambi adoperando sia i metodi tradizionali di insegnamento del karate che il Game Based Approach una forma di approccio olistico allo sviluppo delle abilità sportive nei bambini basato sul gioco che, al contrario dei metodi tradizionali, permette di lavorare su tutti e i 4 fattori della performance ovvero:

  1. Psicologico
  2. Fisico
  3. Tattico
  4. Tecnico
Karate bambinini disciplina

Stop Bullying Academy:

Non è un segreto: iniziai a praticare karate perché alle elementari, ogni giorno, durante l’intervallo, subivo le angherie di 3 bulletti. 

E proprio perché so cosa voglia dire essere vittima di bullismo e perché capisco la sempre maggiore preoccupazione dei genitori nei confronti di questo argomento che, spesso, li coglie totalmente impreparati, ho deciso di dare il mio contributo a tutte quelle famiglie che sentono la necessità di prevenire e affrontare questo problema ideando degli incontri dedicati a questo tema.

Basandomi sulla mia esperienza personale e su oltre 25 anni di esperienza nelle arti marziali e nella difesa personale, ho deciso di dare il via al progetto “Stop Bullyng Academy”ovvero delle lezioni speciali riservate agli iscritti al corso di karate ragazzi, in cui affronto con i ragazzi il tema del bullismo.

In queste lezioni i bambini scoprono come riconoscere, evitare e prevenire il bullismo.

I ragazzi imparano a: 

  • Reagire verbalmente ad un bullo (o un aggressore);
  • Chiedere aiuto;
  • Contenere fisicamente un bullo;
  • Reagire fisicamente ad un’aggressione

Il percorso è stato strutturato a misura di bambino e si basa sui seguenti punti:

  1. Far prendere confidenza con il contatto fisico in modo divertente;
  2. Scoprire la propria forza e il proprio potenziale;
  3. Imparare ad affrontare il bullo verbalmente;
  4. Imparare a reagire fisicamente

Oltre a questo i bambini faranno giochi ed esercizi di simulazione tra di loro e direttamente con me dove gli spiegherò le strategie migliori per reagire e gestire il bullo e grazie ai quali scopriranno quanto sono tosti!

 

Mio figlio diventerà violento?

Quando si parla di pugni e calci la paura di quello che io chiamo ’ “effetto Cobra Kai” è normale.

Molti genitori temono che il proprio figlio possa diventare violento praticando un’arte marziale.

Ma il karate non ha niente a che vedere con la violenza.

Il principio fondamentale del karate è:

“Karate ni sente nashi” ovvero “nel karate non si attacca mai per primi”. Per questo ogni esercizio del karate inizia sempre con una parata e mai con un attacco.

Per far capire questi concetti ai bambini mi sono fatto venire in aiuto dal mito del samurai: il guerriero senza macchia e senza paura che cerca costantemente di perfezionare se stesso, ripudia la violenza e usa le sue abilità solo per difendere se stesso o i deboli.

Ogni volta che un bambino si iscrive al dojo gli viene consegnata, con una piccola cerimonia, la pergamena con le “10 regole del guerriero dal cuore limpido” (traduzione semplificata di “Shin Sui”, io nome del nostro dojo).

Queste 10 regole racchiudono l’etica del samurai adattata ai bambini

L’esperienze di alcuni dei genitori che hanno deciso di credere in me

Mio figlio aveva frequentato per 3 anni un’altra scuola, poi il maestro è andato in pensione e quindi cercavamo una giusta sostituzione, adeguata sia a livello sportivo che a livello umano. Abbiamo provato altre 3 palestre, ma Abhi le ha bollate tutte come “non entusiasmanti”.  Da voi ha trovato l’entusiasmo necessario per superare “l’abbandono” del primo maestro. Io ho trovato competenza, serietà e grande sensibilità. Sicuramente Abhi ha migliorato la sua tecnica; in più ho notato che molto difficilmente rinuncia agli allenamenti. Questo è segno evidente che al Dojo sta bene e si sente “a casa”. È un bel corso, in un bell’ambiente, con belle persone. Si lavora ma in armonia, in allegria. Gli istruttori sono attenti, precisi, competenti, accoglienti, sensibili, allegri…insomma, tosti!! Ero molto contenta del Maestro Danilo sia per mio figlio che per me era un punto di riferimento. Placava le mie ansie di mamma. Avevo l’angoscia di non trovare più nulla di adeguato alle nostre aspettative. Poi abbiamo incontrato queste due “creaturine”, maestri bambini che come età potrebbero essere miei figli ma…grandi cuori, grandi doti tecniche e grande umanità. Grandi capacità e sensibilità. Che altro si più chiedere? La giovane età può essere solo un vantaggio, hanno tanti anni ancora per “crescere insieme”…spero si possa fare insieme tanta, tanta strada. Abhi non ha fratelli, ma questi maestri potranno un giorno essere i suoi fratelli maggiori.

Anna Maria Laurenzano

Madre di Abhinav

Volevo far svolgere a mia figlia uno sport che avesse le caratteristiche di una vera e propria disciplina sportiva e che le permettesse di acquisire sicurezza fisica e mentale. Ho scelto il Dojo per l’ambiente che siete stati in gradi di creare. Un ambiente raccolto dove ogni bambino viene seguito nel modo più appropriato. Quello di karate ragazzi è un corso completo, il lavoro degli istruttori è estremamente professionale, costante e rivolto alle esigenze de ogni partecipante. Voglio ringraziare gli istruttori: il Maestro Eugenio e Valeria per aver pensato ad un corso rivolto ai più piccoli. Hanno saputo interessare e avvicinare i bambini ad una disciplina che servirà loro per la vita. Questo grazie ad un equilibrio sportivo e mentale, ad una disciplina fondamentale applicabile ad ogni situazione di via quotidiana. Contemporaneamente la soddisfazione è quella di saper che mia figlia possa essere in grado di difendersi. La vedo serena e motivata a portare avanti questa disciplina.

Rosella Rossi

Madre di Valentina

Desideravo per mia figlia un’attività che la coinvolgesse anche a livello emotivo oltre che fisico. Vanessa ha manifestato subito entusiasmo ed interesse e racconta che gli esercizi, con il passare del tempo, la fanno sentire più energica. Mia figlia ha iniziato per curiosità ma più passavano i giorni e più l’entusiasmo cresceva e soprattutto raccontava che si stava divertendo molto! Quindi una soddisfazione, per noi genitori, constatare che avevamo trovato il posto giusto dove poter far svolgere a nostra figlia esercizi utili per il corpo, riflessioni e regole serie da seguire per imparare ad ascoltare e a concentrarsi e soprattutto un posto dove divertirsi!

Sonia Savoia

Madre di Vanessa

Avevamo l’esigenza d’insegnare a nostra figlia delle regole e un po’ di disciplina. Ho ritenuto gli insegnanti del Dojo molto qualificati e particolarmente abili coi bambini. Da quando frequenta il corso Clara ha sicuramente più autocontrollo e conoscenze di se stessa e gli istruttori sono diventati un punto di riferimento per l’educazione di nostra figlia. Eugenio e Valeria sono ottimi insegnanti e persone estremamente coinvolte nell’allenare, educare e crescere i bambini. Le reputo delle eccellenti guide, non cambierei mai la palestra per mia figlia perché quando allenano questi bambini ci mettono l’anima, una competenza e una sensibilità rara!

Marcella Lettieri

Madre di Clara

Ma chi è Eugenio Credidio?

Eugenio Credidio è uno che aveva un piano preciso nella testa: fare il giornalista. Ma invece il destino aveva ben altri progetti per lui…

Nel 2009, subito dopo la laurea, riceve la Chiamata e molla tutto per dedicare la sua vita all’insegnamento del karate.

Fonda il Dojo Shin Sui e inizia a contrabbandare autentico karate ad Alessandria e nel web.

Inoltre si prodiga per insegnare alle persone a riconoscere, prevenire e combattere la violenza, tema che gli sta particolarmente a cuore dato che, nel 1994, iniziò a praticare karate perché vittima di bullismo.

Oggi gestisce il canale youtube sul karate tradizionale più grande d’Italia.

Nel 2013 ha pubblicato assieme al Maestro Balzarro “On the road” per la OM edizioni e, nel 2020, “Passeggiando per la Via – Storia, riti e gesti del karate”.

Hai qualche dubbio?

Che vantaggi ha il karate rispetto alle altre arti marziali?

Perché il karate è una delle discipline sportive con il più alto grado di completezza che esistano.

Nel 1984 uno studio scientifico pubblicato sul Times inserì il karate tra i primi 3 sport al mondo per grado di completezza.

Infatti il karate permette di lavorare su:

  • Coordinazione fine
  • Equilibrio
  • Respirazione
  • Autocontrollo
  • Conoscenza del corpo
  • Forza
  • Flessibilità
Quali sono gli orari delle lezioni?

Le lezioni si svolgono il Lunedì e il Mercoledì dalle 17.30 alle 19.00.

Le lezioni di Stop Bullying invece sono extra e si organizzano periodicamente di sabato o domenica

A che età un bambino può iniziare a fare karate?

Nonostante quello che dicono alcuni insegnanti il karate è una disciplina complessa che richiede attenzione e coordinazione fine.

Per questo il karate non andrebbe iniziato prima dei 6/7 anni. I bambini di 4 e 5 anni hanno bisogno di sviluppare le capacità motorie di base, di imparare a correre, strisciare, saltare, arrampicarsi e soprattutto hanno bisogno di imparare tramite il gioco.

Per questo consigliamo loro attività più idonee alle loro necessità, come il nostro corso di Propedeutica al karate.

C’è la possibilità di far fare della gare a mio figlio?

Sì. Non incentro l’allenamento dei ragazzi sull’agonismo, ma credo sinceramente che, se affrontata nella maniera corretta, dandole il giusto peso (e non quello di una competizione olimpica) e se il bambino ha piacere a parteciparvi la gara possa essere un momento di grande formazione per il ragazzo. Però non obbligo mai nessun bambino a parteciparvi, l’adesione ad una gara dev’essere una sua libera scelta, ne mia, ne dei genitori.

Tutte le regole delle arti marziali non creano un ambiente troppo severo?

La disciplina è necessaria perché altrimenti diventa difficile tenere la classe ed insegnare ai ragazzi, ma sono io il primo a non amare gli ambienti eccessivamente severi e seri. Chiediamo solo al bambino di comprendere che c’è un momento per giocare e divertirsi ed uno per lavorare ed impegnarsi.

Le regole sono state fatte a loro misura e non sono mai state reputate da nessun ragazzo o genitore eccessivamente pesanti, ovvio è che però i genitori per primi devono aiutarci a farle rispettare.

È obbligatorio fare attività scalzi?

Sì. In primo luogo è una regola delle discipline marziali che si accetta in ogni palestra. In secondo luogo l’attività scalzi permette al bambino di riprendere contatto con il terreno, di riscoprire la sensazione del piede nudo sul legno e di ricominciare a percepire la sensibilità della zona plantare. Inoltre sulla pianta del piede sono presenti una serie di baropressori (sensori di pressione) che si “addormentano” per via dell’uso continuo della scarpa, l’allenamento scalzi fa parte del percorso di riscoperta e controllo del corpo. Se per caso avessi paura di verruche o simili però ti posso assicurare che puoi stare tranquilla, da anni sanifichiamo il dojo ogni sera.

Le regole sono state fatte a loro misura e non sono mai state reputate da nessun ragazzo o genitore eccessivamente pesanti, ovvio è che però i genitori per primi devono aiutarci a farle rispettare.

Mio figlio può frequentare una lezione alla settimana?

No, è richiesta la frequenza ad entrambi gli allenamenti settimanali. Il karate è una disciplina che richiede molta pratica e costanza e una frequenza sporadica porta il bambino ad apprendere poco e niente ed a diventare un peso per il gruppo. Questa nostra decisione viene da un’esperienza di 4 anni in cui abbiamo permesso ad alcuni ragazzi di frequentare una sola lezione settimanale e che ha portato costantemente a quanto appena descritto.

Il karate non è uno sport di serie B. Sviluppa la coordinazione fine, il senso del tempo, dello spazio e la percezione del corpo nello spazio oltre che il controllo di quest’ultimo, doti che richiedo molto tempo e pratica e che non possono essere sviluppate con un solo allenamento settimanale.

I ragazzi sono obbligati a fare l’esame di grado?

I ragazzi accedono all’esame di grado se hanno frequentato il 75% degli allenamenti e si pensa che siano in grado di sostenerlo, altrimenti preferiamo rimandare ad una sessione successiva.

Per poter cambiare cintura, quindi, sono obbligati a sostenere l’esame che è sempre ideato in base al percorso fatto durante l’anno.

Al contrario delle altre palestre però noi non riteniamo l’esame un pro forma senza significato è quindi possibile che il ragazzino non passi l’esame. Se il ragazzo pensasse che “tanto l’esame lo passa” il valore formativo di un evento del genere sarebbe del tutto nullo e il ragazzo non sarebbe spronato ad impegnarsi.

I genitori possono assistere alle lezioni?

No, i genitori non possono assistere alle lezioni. Questo perché sovente i ragazzi si distraggono o, ancora peggio, i genitori si reinventano esperti e maestri disturbando l’allenamento e confondendo i piccoli.

Non scherziamo: stiamo parlando di tuo figlio!

I genitori che hanno a cuore il futuro dei propri figli si informano a fondo prima di prendere ogni decisione. Ed è giusto così.

Cliccando sul pulsante qui sotto puoi prenotare un appuntamento per venire a trovarci in palestra, vedere dove ci alleniamo e avere tutte le informazioni che servono.

Poi, se lo vorrai, potrai iscrivere tuo figlio alle 2 settimana di prova gratuita.

p.s. hanno iniziato così tutti i piccoli samurai che oggi frequentano il dojo.