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Lavorando come guardia carceraria in un carcere di massima sicurezza si può dire che lo stress fosse il suo pane quotidiano. Anche perché il suo compito era quello di andare a prelevare i detenuti nelle celle.
Ciononostante, quando si è trovato in guardiola, a sostituire un suo collega ed è scattato l’allarme, per qualche secondo è andato totalmente nel panico e si è paralizzato.
Questo è l’aneddoto che racconta Rory Miller in “Principles-Based Instruction for Self-Defense (and maybe life)” per far capire come l’adattamento allo stress sia specifico. Proprio come l’adattamento fisico.
Miller spiega che per quanto si sia abituati a gestire situazioni di forte stress o di pericolo, nel momento in cui ti trovi in una situazione diversa da quella a cui sei abituato rischi comunque di andare nel panico.
Ecco perché, se si insegna difesa personale, non tutti gli esercizi sotto stress vanno bene, ma bisogna sottoporre agli allievi a esercizi specifici. Altrimenti l’allenamento è inefficace.
Con le giuste metodologie è possibile aumentare la sicurezza che i ragazzi hanno in se stessi e nelle proprie capacità e insegnare a gestire la paura e l’adrenalina nelle situazioni che si possono verificare in strada.
Con le metodologie sbagliate non si ottiene niente (se non dar vita ad un gruppo di invasati) e si aumenta il rischio di infortunio.
Per farti capire meglio cosa intendo e per darti un’idea più precisa di cosa sia l’allenamento sotto stress e di come questo possa cambiarti, permettendoti di gestire lucidamente situazioni potenzialmente pericolose, ho invitato a partecipare alla puntata di oggi di “Autodifesa Semplice” un mio ex allievo: Alessandro Batista.
Ale, che attualmente vive a Londra per studio, era venuto da me all’incirca 4 anni fa per iniziare un percorso di autodifesa.
Per un certo periodo abbiamo lavorato con allenamenti individuali, ma dopo un po’ di tentativi l’ho convinto a passare nel gruppo (nella difesa personale è assolutamente necessario un gruppo).
Venendo a contatto con il gruppo ha potuto sperimentare gli esercizi sotto stress e le simulazioni e oggi ti racconterà proprio la sua esperienza.
Oltre a questo ha deciso di condividere con te un paio di episodi che ha vissuto e in cui quello che ha imparato al dojo gli è tornato utile.
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