Difesa personale e allenamento sotto stress: l’esperienza di un mio ex allievo

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Paura e adrenalina: due nemici da conoscere

L’adrenalina e la paura sono due fattori fisiologici che si manifestano in situazioni di pericolo, come un’aggressione. Possono toglierci lucidità e, se non le conosciamo, portarci alla paralisi.

Allenamenti specifici per gestire lo stress

Per gestire l’adrenalina e la paura in caso di aggressione, è fondamentale sottoporsi ad allenamenti specifici sotto stress. Le simulazioni di aggressione, in un contesto di sicurezza, ci permettono di:

  • Testare noi stessi e la nostra capacità di reagire in situazioni di stress.
  • Imparare a leggere la situazione e a trovare una risposta coerente ed efficace.

L’esperienza di Alessandro

Alessandro, un ex allievo, ha iniziato con lezioni private di autodifesa. Successivamente, ha partecipato alle lezioni di gruppo, dove ha potuto confrontarsi con altre persone e lavorare in un contesto diverso.

La prima simulazione

Durante la sua prima simulazione di aggressione, Alessandro si è trovato al centro della stanza, con le luci soffuse e la musica ansiogena. Gli altri studenti lo circondavano e lui doveva difendersi senza sapere chi e come lo avrebbe attaccato.

L’adrenalina come alleato

L’adrenalina è un ormone che ci prepara alla reazione “attacco o fuga”. Aumenta la frequenza cardiaca e respiratoria, e restringe il campo visivo. Spesso, interpretiamo questi effetti come paura, che ci blocca e ci impedisce di reagire.

Imparare a gestire l’adrenalina

Con il tempo, Alessandro ha imparato a utilizzare l’agitazione a suo vantaggio. Ha capito che:

  • L’aggressione può essere rapida e imprevedibile.
  • L’aggressore può avere lati nascosti o essere sotto l’effetto di droghe.
  • È importante mantenere la calma e la lucidità.

Un’esperienza reale

Un giorno, Alessandro si è trovato in una situazione di pericolo reale. Un gruppo di persone lo stava importunando e lui ha dovuto utilizzare lo spray al peperoncino per difendersi. Grazie agli insegnamenti del corso di autodifesa, è riuscito a gestire la situazione con calma e senza farsi sopraffare dalla paura.

L’importanza delle simulazioni

Le simulazioni di aggressione sotto stress indotto sono un metodo efficace per:

  • Aumentare la consapevolezza di sé e delle proprie reazioni in situazioni di pericolo.
  • Imparare a gestire l’adrenalina e la paura.
  • Sviluppare le capacità di difesa personale.

Un esempio di simulazione

In occasione dell’inaugurazione di un centro fisioterapico, Alessandro e sua moglie Valeria hanno realizzato una simulazione di aggressione con la partecipazione di Alessandro Cattelan.

La reazione del pubblico

La simulazione ha avuto un forte impatto sul pubblico, che si è diramato in modo disordinato nonostante fosse chiaro che si trattava di una finzione. La difficoltà di Cattelan nell’intervenire dimostra quanto sia difficile gestire una situazione di aggressione in condizioni di stress.

Conclusioni

L’adrenalina e la paura sono due fattori fisiologici che possono ostacolare la nostra capacità di difenderci in caso di aggressione. Attraverso allenamenti specifici e simulazioni realistiche, è possibile imparare a gestire queste emozioni e sviluppare le capacità di difesa personale necessarie per affrontare una situazione di pericolo con lucidità e coraggio.

L’obiettivo finale è quello di non farsi sopraffare dalla paura e di poter reagire in modo adeguato per proteggere se stessi e gli altri.

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Eugenio

Dal 2009 Eugenio Credidio contrabbanda karate autentico ad Alessandria e nel web e insegna a riconoscere, prevenire e combattere la violenza. Oltre al sui dojo di Alessandria gestisce il canale YouTube di karate tradizionale più seguito d'Italia. Ha ideato il metodo di autodifesa Urban Budo che è stato riconosciuto dal CONI nel 2019. Nel 2013 ha pubblicato assieme al Maestro Balzarro, "On the road" per la OM edizioni e, nel 2020, "Passeggiando per la Via - Storia, riti e gesti del karate".

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