Tuo figlio non fa abbastanza attività motoria, non è colpa tua, non è colpa della famiglia, non è colpa del governo e non è colpa del tuo portafoglio. È colpa della tua cultura.
Voglio essere chiaro fin da subito. Se tuo figlio non fa abbastanza movimento, il problema non è economico o logistico. È culturale.
Alcuni anni fa, nel 2010, è stato fatto uno studio tra vari paesi europei. Hanno messo a confronto le prestazioni motorie dei giovani sotto i 18 anni in circa 16 nazioni. E sai dove si è piazzata la nostra Italia? Al penultimo posto.
Non è una sorpresa, in realtà. Ogni volta che vengono fatti studi di questo tipo, ci ritroviamo sempre in fondo alla classifica. Sembra che l’Italia riesca a brillare solo quando si tratta di dati negativi: siamo ai primi posti per ipomotricità (mancanza di movimento) e obesità infantile.
Quando invece si parla di aspetti positivi legati all’attività fisica dei giovani, scivoliamo sempre agli ultimi posti. È un dato che fa riflettere e che dovrebbe farci domandare cosa stiamo sbagliando come società.
Non voglio sembrare troppo severo, ma è importante guardare in faccia la realtà. Abbiamo un problema culturale con l’attività motoria in Italia, e il primo passo per risolverlo è riconoscerlo.
La cultura del movimento nei paesi nordici
Hanno scoperto che la discriminante fra i paesi all’apice della ricerca, i paesi primi nel podio, e i paesi invece al pedice è la cultura del movimento e dello sport.
Ti starai chiedendo quali paesi sono arrivati in cima alla classifica in quello studio che ho citato prima. Ebbene, Danimarca e Svezia hanno occupato le prime posizioni. Questo ha incuriosito molto i ricercatori, che hanno voluto scavare più a fondo.
Cosa hanno scoperto? La grande differenza tra i paesi al top e quelli in fondo alla lista è proprio la cultura del movimento e dello sport. Ma cosa significa questo in pratica?
Nei paesi nordici come Danimarca e Svezia, l’attività fisica è parte integrante della vita quotidiana. Per loro è del tutto normale:
- Prendere la bici per spostarsi da un punto all’altro
- Fare una sciata nel tempo libero
- Uscire per una corsa
- Andare in palestra regolarmente
- Fare passeggiate in famiglia
Queste attività sono radicate nella loro cultura. Il movimento è visto come una parte essenziale della vita, non come un’attività extra da incastrare a fatica nella routine.
In Italia, diciamoci la verità, non è proprio così. E non voglio dare giudizi, sia chiaro! È comprensibile che dopo una lunga giornata di lavoro o nel fine settimana, molti di noi preferiscano rilassarsi sul divano guardando Netflix.
L’idea di prendere “baracca e burattini”, organizzare la famiglia e uscire per una passeggiata nei boschi o in collina non è la prima che ci viene in mente. Anche caricare le bici in auto per fare un giro all’aria aperta spesso ci sembra più un impegno che un piacere.
Questa è una differenza culturale importante, che si riflette poi nei risultati di quegli studi che ho citato. Non si tratta di giudicare quale approccio sia migliore, ma di capire come queste diverse abitudini influenzano la salute e lo sviluppo fisico dei più giovani.
Le difficoltà strutturali in Italia
Devo essere onesto con te: non abbiamo spesso contesti che aiutano nell’attività fisica in Italia. Le nostre città non sono sempre organizzate per favorire il movimento.
Se io penso alla mia città, Alessandria, abbiamo delle piste ciclabili che sembra di essere, non lo so, in mezzo alla guerra del Vietnam. Tu ne prendi una, speri di riuscire ad arrivare alla fine della pista ciclabile.
Ti faccio un esempio concreto. Nella mia Alessandria, le piste ciclabili sono in condizioni pessime. Usarle è un’avventura! Ci sono buche enormi che sembrano poterti inghiottire come le tane delle tartarughe ninja. E mentre pedali, le auto ti sfrecciano accanto da ogni lato.
Prendere la bici ad Alessandria è diventata un’esperienza quasi mistica. Preghi per tutto il tempo sperando di arrivare a destinazione in un pezzo solo! O in alternativa, ti alleni a pedalare velocissimo per schivare tutti gli ostacoli, diventando così un ciclista molto prestante, ma solo per necessità di sopravvivenza.
Queste difficoltà quotidiane rendono più complicato fare attività fisica in modo spontaneo. Non è facile decidere di uscire in bici quando sai che dovrai affrontare un percorso ad ostacoli.
Ma torniamo al punto principale: gli studi hanno dimostrato che la vera discriminante non è tanto quella economica o sociale. Non è nemmeno questione di come è strutturata la scuola o del numero di attività extrascolastiche offerte ai bambini.
Il vero problema è culturale. È una componente profonda del nostro modo di vivere e pensare. Anche quando le strutture ci sono, spesso non le sfruttiamo come dovremmo perché non abbiamo l’abitudine di farlo.
Le difficoltà strutturali esistono, certo, ma sono più un sintomo che la causa del problema. Riflettono la scarsa attenzione che come società diamo all’attività fisica. Se ci fosse una forte domanda di spazi e strutture per il movimento, probabilmente le amministrazioni locali sarebbero più incentivate a crearli e mantenerli.
È un circolo vizioso: meno valore diamo all’attività fisica, meno investiamo in strutture adeguate, e meno queste strutture sono disponibili, meno siamo invogliati a fare movimento. Dobbiamo trovare il modo di spezzare questo ciclo.
L’importanza dell’esempio genitoriale
E questo cosa vuol dire? Vuol dire che se vogliamo davvero fare qualcosa per i nostri figli e aiutarli a fare più attività fisica, dobbiamo partire da noi stessi.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i bambini e i ragazzi dovrebbero fare un’ora di attività motoria vigorosa ogni giorno. Non è un optional – è vitale per loro. Se per noi adulti l’attività fisica è importante, per i più giovani che sono in fase di sviluppo è come il Santo Graal!
Ma come possiamo aiutarli a raggiungere questo obiettivo? L’unica strada, amica o amico mio, è coinvolgerli ed educarli a una cultura del movimento e dello sport.
E per farlo c’è solo una maniera: che anche tu alzi le tue splendide chiappette dal divano, faccio uno sforzo, combatte la tua inerzia e cerchi di dare il buon esempio perché i bambini, le bambine e i ragazzi imparano dall’esempio.
I bambini non fanno quello che diciamo loro di fare, ma imitano ciò che vedono. Questo è il vero significato di educare: “tirare fuori” il potenziale. E per tirare fuori le cose, bisogna far vedere come si fanno.
Se sei alla ricerca di un’attività specifica per tuo figlio o tua figlia, qualcosa che sia stata pensata proprio per:
- Sviluppare gli schemi motori fondamentali
- Insegnare a muoversi con sicurezza
- Imparare a rispettare le regole
- Acquisire valori che vanno oltre la semplice attività fisica
Noi del Dojo Shin Sui siamo qui per te! Siamo felici di affiancarti in questo percorso e offriamo la possibilità a tuo figlio o tua figlia di provare il nostro corso Karate Kidz Academy gratuitamente per due settimane.
Regaliamo due settimane di corso a tutti i bambini che vogliono provare. È un’ottima occasione per iniziare a costruire insieme quella cultura del movimento che tanto manca nel nostro paese.
Ricorda: il cambiamento parte da te. I tuoi figli ti guardano e imparano dai tuoi comportamenti ogni giorno. Se vuoi che amino il movimento, mostra loro quanto tu stesso lo apprezzi!
Benefici dell’attività fisica condivisa
Il corso di karate è un supporto importante per tuo figlio, ma non è sufficiente da solo. Quelle due ore alla settimana sono preziose, ma non possono bastare. Se davvero vuoi fare la differenza, devi metterci anche tu un po’ di impegno.
Diciamo le cose come stanno: è ora di alzare quelle “chiappette” dal divano insieme a tuo figlio e uscire all’aria aperta! Sì, anche quando fa freddo. Esporsi un po’ al freddo e alle intemperie stimola il sistema immunitario e ci fa stare meglio.
Quando c’è il bel tempo, poi, non ci sono scuse. Stare fuori e fare attività insieme porta tantissimi vantaggi:
E quando c’è il bel tempo, insomma stare fuori all’aria aperta, fare attività, fare attività assieme, oltre a permettervi di legare di più e di fare delle esperienze splendide che rimarranno sempre nel cuore di entrambi e che grazie a Dio vi allontanano da quei dannati schermi porcaccia alla miseria, vi permetteranno anche a tuo figlio o a tua figlia di sviluppare maggiori competenze motorie e di crescere meglio.
L’attività fisica condivisa tra genitori e figli è un tesoro nascosto che molti di noi sottovalutano. Quando giochi, corri o fai sport con tuo figlio, non stai solo facendo bene al suo corpo, ma stai costruendo un legame che durerà tutta la vita.
Creare ricordi indimenticabili
Le esperienze vissute insieme durante l’attività fisica diventano ricordi preziosi. Una semplice passeggiata nel parco, una partita a calcio improvvisata o una gita in bici possono trasformarsi in momenti che tuo figlio ricorderà per sempre. Questi ricordi valgono più di qualsiasi giocattolo costoso.
Dire addio agli schermi
Uno dei vantaggi più grandi dell’attività fisica all’aperto è che allontana i bambini (e anche noi adulti!) da quegli “schermi dannati”. Per qualche ora, niente tablet, smartphone o televisione. Solo movimento, natura e tempo di qualità insieme.
Sviluppo motorio superiore
Quando tuo figlio si muove in ambienti diversi e affronta sfide fisiche varie, sviluppa competenze motorie molto più complete rispetto a quelle che potrebbe acquisire in un ambiente controllato come la palestra. Correre su terreni irregolari, arrampicarsi, saltare: tutte queste attività costruiscono un corpo più forte e coordinato.
Crescita armoniosa e sicurezza in sé
L’attività fisica regolare aiuta tuo figlio a crescere in modo più armonioso. Non si tratta solo di muscoli e ossa più forti, ma anche di un equilibrio interiore. I bambini attivi tendono ad avere maggiore sicurezza in se stessi, probabilmente perché imparano a conoscere meglio il proprio corpo e le proprie capacità.
Miglioramento dello sviluppo cognitivo
Forse non lo sai, ma l’attività fisica ha un impatto diretto anche sul cervello. Muoversi stimola lo sviluppo cognitivo, migliora la concentrazione e può persino favorire il rendimento scolastico. Un bambino che ha corso e giocato all’aria aperta sarà più pronto ad apprendere quando tornerà sui libri.
Lo so che è faticoso, credimi. Il divano piace anche a me! Ma fallo per te, fallo per tuo figlio o tua figlia. Alza il sedere, prendi il tuo bambino o la tua bambina e vai a fare un po’ di attività insieme. I benefici che ne trarrete saranno enormi, sia a breve che a lungo termine.
Non serve essere atleti professionisti o avere attrezzature costose. Basta la voglia di muoversi e di condividere del tempo di qualità. Una semplice passeggiata, un giro in bici, una partita a pallone al parco: sono tutte attività che possono fare la differenza nella vita di tuo figlio.
La vera ricchezza che puoi dargli non è fatta di cose materiali, ma di esperienze, abitudini sane e momenti condivisi. E l’attività fisica è uno dei regali più preziosi che puoi fargli.
Risorse e conclusioni
Non sai da dove iniziare? Ho buone notizie per te! Sul sito del Dojo Shinsui, nella pagina dedicata a Karate Kidz Academy (il nostro corso di karate per bambini e ragazzi), puoi trovare una serie di giochi da scaricare. Questi giochi sono stati pensati appositamente per aiutare lo sviluppo motorio di tuo figlio o tua figlia e potete farli insieme.
A questo punto, tutto quello che ti resta da fare è smettere di trovare scuse, rimboccarti le maniche e iniziare a muoverti insieme al tuo bambino o alla tua bambina. So che può sembrare difficile all’inizio, ma vedrai che una volta presa l’abitudine, diventerà una parte naturale della vostra routine familiare.
Per qualunque domanda, dubbio, perplessità, crisi mistica, sappi, ricordati, che puoi sempre scrivermi, lasci un commento qua sotto oppure mi mandi un’email a eugenio@dojoshinsui.com.
Spero di averti dato delle informazioni utili su cui riflettere. Il movimento è un dono prezioso che puoi fare a tuo figlio, un regalo che gli resterà per tutta la vita. Non si tratta solo di salute fisica, ma di costruire insieme abitudini sane e ricordi indimenticabili.
Fammi sapere come va! Aspetto tue notizie nei commenti o via email. Insieme possiamo fare la differenza nella vita dei nostri bambini, un passo alla volta.
Un abbraccio e buona pratica da Eugenio. Ciao!