Da 30 anni di esperienza nelle arti marziali il primo metodo di ju jitsu moderno che ti insegna a difenderti dalle aggressioni in strada

Prova il corso gratis per 2 settimane

 

Impara a difenderti, scarica lo stress, migliora la tua forma fisica

Urban Budo è un metodo di ju jitsu moderno, riconosciuto dal CONI nel 2019, che si basa su 30 anni di esperienza nel mondo delle arti marziali e oltre 9 anni di sperimentazione.

È stato pensato per insegnare alle persone a difendersi da un’aggressione in strada, in un contesto reale e moderno.

Il suo programma testato ti permetterà d’imparare le basi dell’autodifesa in 12 settimane, per poi portarti a padroneggiare ogni aspetto tecnico e teorico del combattimento in strada. Compresa la prevenzione e la gestione del dialogo.

E non è tutto.

Grazie alle sue metodologie di pratica, dinamiche e coinvolgenti, Urban Budo ti permetterà di scaricare e gestire lo stress.

E e attraverso il suo approccio scientifico all’allenamento e alla preparazione atletica potrai migliorare la tua forma fisica.

Il metodo Urban Budo®

In Urban Budo la tradizione millenaria del ju jitsu si fonde con la modernità.

Il metodo si basa su 7 pilastri che permettono a una persona di sviluppare una mentalità dfensiva a 360°

1. Prevenzione

Difendere deriva dal latino defendere ovvero “tenere lontano”. È composto da de che indica “allontanamento” e fendere con il senso di “spingere”.

Difendersi quindi significa “tenersi lontano dai pericoli”.

E questo è quello che dovrebbe insegnare la difesa personale come prima cosa.

Un approccio serio e onesto all’autodifesa deve basarsi prima di tutto sull’insegnare le strategie di prevenzione e sullo studio e la gestione del dialogo perché queste, da sole, possono farti evitare l’85% delle aggressioni.

La difesa personale è un argomento tremendamente serio che va studiato e allenato con altrettanta serietà. Perché in un’aggressione in strada c’è in gioco la tua vita.

In uno scontro in strada il tuo aggressore potrebbe essere sotto effetto di cocaina o metanfetamine con una soglia del dolore altissima.

Potrebbe essere accompagnato da degli amici che non vedono l’ora di saltarti addosso per pestarti e mettere il video su YouTube.

Potrebbe essere armato (non pensare solo al coltello o alla pistola, pensa anche alle lamette, alle siringhe, ami o tirapugni, queste sono le armi da strada).

Per queste ragioni la parte tecnica della difesa personale (come colpire, incassare, parare, portare a terra un avversario, bloccarlo, ecc.) è solo la punta dell’iceberg.

Imparare a difendersi significa soprattutto sviluppare una mentalità difensiva e imparare a tenere gli occhi aperti, a riconoscere le situazioni pericolose prima che avvengano e ad usare astuzia e intelligenza per evitare lo scontro.

2. Preparazione fisica specifica per la difesa personale

Se è vero che la miglior tecnica di autodifesa è la fuga è anche vero che se non sei in grado di correre per 200 metri abbiamo un problema.

Ma essere in grado di correre per difenderti non basta. Dovrai essere resistente e poter portare colpi potenti che mettano il tuo aggressore KO in poco tempo. E per riuscirci dovrai allenarti.

Ma l’allenamento efficace va strutturato su basi scientifiche. Altrimenti è inutile o dannoso.

Per questo, all’incirca ogni mese e mezzo, i partecipanti al corso eseguono dei test di efficenza fisica. Sulla base dei risultati dei test io strutturo un programma di allenamento mensile, specifico per la difesa personale, che tiene conto delle necessità del singolo e di quelle del gruppo.

Il programma viene allenato nella prima parte di ogni sessione di allenamento.

Preparazione fisica per la difesa personale

3. Semplicità ed efficacia

Semplice, istintivo e applicabile in ogni situazione. Questi sono i cardini attorno a cui ruota il programma tecnico di Urban Budo.

Questo per due motivi:

  1. Se dovrai difenderti in strada, con l’adrenalina che inonda il tuo corpo come uno tsunami e la paura che ti rende le gambe molli, fare tecniche complicate o coreografiche è impossibile.

     

  2. Alleno persone normali. Alleno il padre di famiglia, la studentessa, il magazziniere, l’impiegata. Persone che non passano tutta la loro giornata ad addestrarsi come soldati di élite e che magari hanno dei limiti fisici.

Quindi ho ridotto il programma tecnico all’osso e ho tenuto solo quelle soluzioni tecniche che, nei 10 anni di sperimentazione di Urban Budo  hanno funzionato nelle simulazioni di aggressione, negli esercizi sotto stress.

4. Capacità di adattamento

Difendersi in strada è come giocare una partita a Monopoli dove, a ogni tiro di dadi, devi pescare una carta Imprevisti.

L’aggressore può farti cadere o magari ti aggredisce mentre stai uscendo dall’auto o quando sei in un piccolo ascensore. E allora dovrai sapertela cavare imparando ad adattarti.

Per questo una parte fondamentale del metodo Urban Budo è l’analisi degli scenari e le metodologie di allenamento situazionale.

Metodologie di allenamento che ti insegneranno a padroneggiare ogni area del combattimento (in piedi, in ginocchio, seduto e coricato) e a gestire ed adattarti ai vari ambienti in cui si può sviluppare un’aggressione.

4. Difesa Verbale

Raramente un’aggressione parte dal nulla.

Si solito è anticipata da una fase preparatoria di dialogo che serve per testare, spaventare o distrarre la vittima.

Può sembrare contro intuitivo ma in strada chi ha il controllo del dialogo ha il controllo della situazione.

Il metodo Urban Budo prevede lo studio di varie strategie per gestire e sfruttare il dialogo a tuo vantaggio cosicché che sia tua a tenere le redini della situazione.

5. Gestione della paura 

La paura è un’alleata potente del tuo aggressore. Se non la sai controllare, per quanto tu sia bravo nel dojo, fuori sarai una preda facile.

La buona notizia è che con gli esercizi sotto stress indotto puoi imparare a controllare la paura e all’adrenalina.

Non ti preoccupare: niente di traumatico.

Gli esercizi sotto stress indotto sono esercizi a difficoltà crescente che vengono proposti e adattati in base in base al tuo livello di abilità ed esperienza.

6. Fury Sunday

Una volta ogni 2 mesi avrai la possibilità di partecipare ad allenamenti speciali in ambiente urbano dedicati esclusivamente a esercizi di scenario e simulazioni.

Questi allenamenti, dove vengono simulate delle vere e proprie aggressioni in cui non c’è nulla di prestabilito, sono vitali perché sono l’unico modo per allenarti realmente a gestire tutti gli aspetti che entrano in gioco durante un’aggressione:

  • Prevenzione
  • Controllo della Paura
  • Gestione dell’adrenalina
  • Gestione del Dialogo
  • Difesa Fisica
  • Imprevisti
  • Gestione dell’ambiente

Ovviamente ogni simulazione viene strutturata in base all’esperienza e alle conoscenze dell’allievo che vi prende parte.

P.s. sono l’unico istruttore in Alessandria che fa propone questo tipo di allenamento

La via del moderno samurai

 

Urban Budo non è solo un metodo efficace per imparare a difendersi.

È un Do, una vera e propria Via che si basa su 3 principi:

Il primo principio di Urban Budo: la sicurezza

Il concetto di sicurezza va oltre il semplice aspetto di camminare senza preoccupazioni per strada a tarda notte o sentirsi in grado di reagire in situazioni difficili.

La sicurezza è un concetto profondo e interiore, che coinvolge molte sfaccettature della nostra vita.

Essere sicuri si collega strettamente all’autoconsapevolezza e alla comprensione delle proprie capacità. È un viaggio interiore che richiede una profonda comprensione di chi siamo, delle nostre emozioni, delle nostre forze e delle nostre debolezze.

Quando sei veramente sicuro di te, puoi affrontare le sfide della vita con una maggiore fiducia e determinazione.

Quando riesci a sviluppare un senso genuino di sicurezza, puoi affrontare le sfide che la vita ti mette davanti con coraggio e determinazione.

Ma come fai a sviluppare questo senso di sicurezza?

Mettendoti alla prova e affrontando sfide che a volte ti fanno paura. E in questo Urban Budo ti può aiutare.

Riuscire a sferrare colpi con forza, imparare a proteggerti da un aggressore, gestire esercizi di dialogo e sotto stress con le tue forze ti permetterà di sviluppare via via sempre più sicurezza in te stesso e nelle tue capacità.

Com’è successo a Silvia:

“Mi aveva convinto un’amica e, a dire il vero, avevo voglia di provare qualcosa di nuovo e insolito. Inizialmente non pensavo di appassionarmi così tanto ad una disciplina come Urban Budo, poi però mi sono trovata così bene e ho notato così tanto i cambiamenti che mi ha portato che lo ha fatto diventare, appunto, la mia passione. La frequentazione del dojo mi ha fatto capire quanto questa palestra sia diversa, più funzionale e speciale. Anche solo entrando dalla porta mi sento già a casa.

Ho migliorato molte parti di me, fisicamente e soprattutto caratterialmente. Ora so di essere in grado di difendermi, so di essere capace, so che se voglio posso.

Credevo di essere debole e in realtà non lo sono!”

Silvia Riva

Ma attenzione: essere sicuri di se stessi e delle proprie capacità non significa essere incoscienti.

Purtroppo molti sport da combattimento o arti marziali moderne alimentano l’incoscienza e l’ego e questo è pericoloso.

Chi invece è consapevole di sé non sente il bisogno di dimostrare niente a nessuno e impara a riconoscere quali sono le battaglie che vale la pena combattere e quali no.

Il secondo principio di Urban Budo: la salute

Il secondo pilastro di Urban Budo è la salute. O meglio: allenarsi per stare in salute.

L’allenamento è la più portentosa medicina naturale che esista.

Se ben dosato e organizzato da solo può potenziare il tuo organismo più di qualsiasi altro integratore.

L’allenamento può prevenire l’osteoporosi, aiutare a gestire l’iper pressione, farti raggiungere il tuo peso forma, farti sentire più energico e lucido, prevenire gli infortuni, salvaguardare la tua postura, prevenire il diabete, e così via.

Ma deve essere organizzato bene e soprattutto deve basarsi su evidenze scientifiche e dati forti.

Ogni 3 mesi circa testo i ragazzi del corso di Urban Budo per raccogliere una serie di dati che mi permettono di capire il loro stato di salute, i loro punti di forza e i loro punti di debolezza.

Testiamo:

  • Il VO2max (il fiato),
  • La forza,
  • La flessibilità,
  • Le capacità coordinative

Questi dati mi permettono di capire lo stato generale del gruppo, di organizzare un programma di allenamento specifico per le necessità dei miei ragazzi, e di valutare se il programma è stato efficace oppure no.

Il mio obiettivo è prima di tutto portare tutti ai livelli minimi di fitness, ovvero di efficienza fisica, così da garantire loro un corpo in salute e più longevo.

Una volta ottenuto quello ci alleniamo per migliorare le capacità fisiche per poter gestire al meglio un eventuale situazione di pericolo seguendo le linee dell’allenamento evoluzionistico, che coincido esattamente con il modello prestativo della difesa personale.

Il terzo principio di Urban Budo: l’equilibrio

La ricerca di quella serenità e di quella consapevolezza di cui salute e sicurezza sono la base.

La ricerca dell’equilibrio in Urban Budo passa dall’imparare a scaricare e a gestire lo stress attraverso una serie di esercizi dinamici e divertenti, ma anche attraverso l’uso di esercizi di respirazione.

Ogni arte marziale, o meglio ogni Do punta al raggiungimento dell’equilibrio e, anche se moderna, Urban Budo è un Do, anzi è Budo.

Ma forse prima di andare avanti devo fare un passetto indietro: cos’è un Do?

In giapponese Do significa Via, intesa come cammino spirituale ed esoterico da seguire per giungere ad una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda.

Il Do rappresenta la ricerca della perfezione e dell’armonia interiore, non solo nel contesto delle arti marziali, ma anche nella vita di tutti i giorni. È un modo di approcciarsi alla vita che mette radici man mano che si pratica.

Il termine Bu invece significa “fermare, arrestare, lasciare le lance” termine che poi prende il significato più ampio di “armi”.

Budo di solito viene tradotto come la Via della guerra, ma in realtà è la Via dell’abbandono della guerra è la Via che conduce alla pace.

Quella pace intesa come tranquillità, serenità, consapevolezza in se stessi… equilibrio.

In Urban Budo inizi un percorso che prima di tutto ti mette a contatto con il tuo lato più violento, con quella forza animale ancestrale che è in ognuno di noi e che è essenziale per imparare a reagire. Ti fa incontrare la tua rabbia e la tua aggressività e ti insegna ad attingervi per difenderti da un aggressore.

Dopodiché ti insegna a canalizzarla, a gestirla e, con il tempo, ad abbandonarla.

Cosa significa?

Che con il tempo ti sentirai più calmo, sereno ed equilibrato. Che capirai quali sono le battaglie che vale la pena combattere mettendo ogni fibra di te stesso e quali, invece, non vale la pena neanche considerare.

Avrai una visione più lucida di ciò che ti accade attorno e te e raggiungerai uno stato di serena consapevolezza.

Questo significa percorrere la Via del Samurai moderno, questo è lo scopo ultimo di Urban Budo: passare dal corpo per lavorare su qualcosa di più profondo.

Com’è sviluppato il corso

Il corso di Urban Budo è un corso a numero chiuso. Ogni anno prendo al massimo 20 allievi.

Questo perché preferisco allenare poche persone seguendole con attenzione piuttosto che avere molti iscritti senza riuscire a seguirli come meritano.

È una questione di professionalità e di etica.

Ci si allena il martedì e il giovedì, dalle 19.30 alle 21.00,  in un ambiente sereno e familiare dove ci si impegna e si fatica, ma dove ci si fa anche qualche bella risata.

Ma ‘sta storia delle 12 settiamne?

Le basi della difesa personale devono essere semplici.

Con la paura e l’adrenalina la coordinazione fine e la lucidità si perdono quindi bisogna avere un pilastro tecnico molto semplice che si riesca ad usare in qualsiasi situazione.

Questo pilastro è il grado da cintura gialla e si impara in 12 settimese di lavoro (a patto che tu venga alle lezioni e ti alleni con serietà).

Se paragoniamo la difesa personale alla musica potremmo dire che in 12 settimane impari le note e qualche scala e che sei in grado di suonare “jingle bells“ alla recita di Natale senza spaccare i timpani ai tuoi genitori.

Ma per essere davvero in grado di difenderti questo non basta. Devi saper improvvisare, adattarti alla situazione, gestire lo stress, saperti muovere sui 4 stazionamenti, saper combattere a terra, avere la capacità di atterrare l’avversario.

Ti serve tempo e pratica.

Quindi le prime 12 settimane ti servono per imparare le basi e prendere il grado giallo. Ma dopo inizi il vero studio dove continui ad allenare, approfondire e imparare a gestire tutte le situazioni che si possono verificare in strada.

È un percorso lungo, ma è un percorso serio.

Com’è nato Urban Budo?

La prima volta che misi i piedi in un dojo avevo 7 anni.

Lo feci per necessità: ogni giorno a scuola ero tormentato da 3 bulletti e non avevo il coraggio di reagire.

Era il 1994 e da allora non ho mai più smesso.

Però, nonostante i miei studi e il mio impegno c’era sempre quella vocina nella mia testa che mi bisbigliava: “e se ti mettessero le mani addosso per strada, cosa saresti in grado di fare?”

Nel 2010 quella vocina passò dal bisbigliare al gridare.

Ero a Sanremo, ad allenarmi dal Maestro Maurizio Zuppa, per studiare altre discipline e ampliare il mio bagaglio di conoscenze.

Maurizio mi fece fare un esercizio sotto stress contro 2 avversari. Fu quello il momento in cui mi resi conto che se mi avessero aggredito per strada non sarei stato in gradi di fare niente.

Presi coscienza che quello del ju jitsu era un vuoto sapere enciclopedico: imparavi centinaia di tecniche che recitavi a memoria ogni sera, ma nulla di ciò che studiavi veniva mai calato in un contesto reale e moderno.

Così decisi di continuare con il mio amato karate, ma di abbandonare il ju jitsu per praticare discipline più moderne.

Iniziai con il Close Quarter Combat e poi passai al Keysi Fighting Method di cui diventai anche responsabile nazionale assieme a Maurizio.

Ma ad un certo punto l’infatuazione finì e riuscii a guardare lucidamente dietro il velo del marketing, mi resi conto di alcune cose che mi dettero il voltastomaco.

La difesa personale era diventato un business milionario in cui lo scopo è spremere gli istruttori e i loro gli allievi ficcandogli in testa fantasie e illusioni. Dove non ci si preoccupa di dare una formazione decorosa a chi insegna e in cui tutto quello che viene insegnato non è che una brutta copia delle arti marziali.

Non esiste una tecnica di krav maga, keysi, defence lab, CQC o qualsiasi altra disciplina moderna che non provenga dalle arti marziali tradizionali.

In più nessuna di queste discipline dà una risposta concreata al problema della difesa in strada perché nessuna considera davvero tutte le variabili di un’aggressione come il dialogo, l’ambiente, la paura e l’adrenalina.

Questa esperienza mi ha fatto capire che:

  • Le arti marziali danno un bagaglio tecnico molto solido a chi desidera imparare a difendersi. In più aumentano il suo controllo motorio e gli forniscono strumenti utili per l’auto perfezionamento. Ma per essere applicate in un contesto di aggressione moderna devono essere adattate a ciò che può accadere oggi, per strada e devono essere insegnante con le metodologie corrette.
  • Il solo studio delle tecniche non è sufficiente per imparare a difendersi: bisogna insegnare anche elementi di prevenzione, psicologia dell’aggressione e criminologia.
  • Ciò che viene insegnato va sempre calato in un contesto reale con l’uso di esercizi di simulazione.
  • Le persone oggi hanno bisogno anche di una valvola di sfogo per lo stress e di una disciplina che le aiuti a mantenere il loro corpo in salute e a trovare un buon equilibrio psicofisico.

Così, nel 2012, decisi di mollare tutto e di dare il via a un progetto sperimentale.

Affiancai alle tecniche di ju jitsu e delle discipline che mi erano entrate nel sangue elementi di teoria e psicologia dell’aggressione.

Inserii le metodologie sotto stress e gli esercizi di simulazione.

Feci una cernita di quello che si riusciva ad applicare in situazioni di stress e quello che invece era inefficace.

Studiai i tipi di scenario che una persona si può trovare ad affrontare in strada e iniziai a proporre allenamenti situazionali.

Affiancai all’allenamento tecnico un percorso di preparazione fisica su basi scientifiche, così da migliorare il fisico e la salute del praticante e a prepararlo ad affrontare al meglio una situazione ad alto rischio.

E aggiunsi metodologie utili per scaricare e gestire lo stress come le tecniche di respirazione.

Quello che ne è venuto fuori è Urban Budo: il primo metodo di ju jitsu moderno che t’insegna a prevenire e difenderti da un’aggressione in strada.

Il mio Credo

Credo che un ambiente disteso e sereno dove ognuno si sente a suo agio sia il contesto ideale in cui affrontare certi argomenti, spesso difficili e pesanti.

Credo che si impari di più attraverso una risata che attraverso la paura o il timore reverenziale.

Credo che la difesa personale s’impara facendo tanta, tanta pratica con i compagni e non stando ore davanti allo specchio.

Credo nell’unione dello studio teorico con quello tecnico – pratico.

Credo negli esercizi sotto stress, di gestione del dialogo e di simulazione perché, nonostante li odii con tutto me stesso (perché spesso mi mettono a disagio e mi fanno toccare corde che non sempre ho voglia di toccare), so sono l’unico mezzo per imparare a gestire quello che può succedere in strada.

Questo corso fa per te?

Insegnare per me è una responsabilità: significa prendere un impegno perché quello che ti insegno oggi, domani potrebbe salvarti la vita.

Questo mi spinge a buttarmi anima e cuore in quello che faccio, senza risparmiarmi, continuando costantemente a studiare, sperimentare e aggiornarmi.

Per tanto dai miei allievi pretendo serietà.

Se sei una persona che non ha paura di faticare, di impegnarsi e di lavorare  (in base alle tue possibilità) questo è il corso che fa per te. 

Se invece sei uno di quelli che si trova facili scuse e che non è disposto a stringere i denti quando arriva la fatica, se stai cercando un’attività da sostituire alla palestra così da pulirti la coscienza Urban Budo non è il metodo che stai cercando, ma sarò felice di indicarti altre palestre dove insegnano difesa personale.

La mia garanzia

Non ti garantisco che sarai in grado di difenderti da qualsiasi minaccia o che sarai in grado di mettere ko qualsiasi aggressore. 

Ma ti garantisco che Urban Budo ti cambierà.

Vedrai cose che fino ad oggi non hai mai notato, sarai più consapevole di te e di quello che ti succede attorno.

Ti sentirai più sicuro e più tranquillo e avrai gli strumenti per valutare le situazioni che ti si presenteranno davanti e per decidere come comportarti.

Quello che ti garantisco è che ti sentire un po’ più sicuro ogni giorno che passa.

L’esperienza di chi si è fidato di me

Cercavo un’ attività che mi permettesse di sfogarmi, scaricarmi e allo stesso tempo tenermi in allenamento. Ero interessato principalmente alle discipline marziali e speravo di trovare un ambiente in cui poterle studiare e praticare in serenità, magari facendo nuove amicizie.

L’istruttore mi ha fatto da subito una buona impressione dimostrandosi serio e preparato. I compagni di corso inoltre si sono dimostrati subito amichevoli e disponibili nell’aiutarmi a imparare, pertanto mi sono subito trovato a mio agio.

Con il corso ho guadagnato fiducia in me stesso e nelle mie capacità, ora mi sento più rigoroso nell’affrontare il quotidiano, oltre ad aver approfondito la conoscenza di un’attività che mi ha sempre interessato.

Sono poi riuscito a migliorare la mia forma fisica e a trovare un’ottima valvola di sfogo che mi permette di caricarmi dopo gli impegni della giornata. Urban Budo è utile e allo stesso tempo divertente.

Al di là dello studio della difesa personale, sempre interessante e approfondito attraverso lezioni mirate, è un piacere allenarsi al Dojo anche solo per stare in mezzo ad ottime persone. La passione e la voglia di fare sono sempre profondamente presenti al Dojo, è per questo che di anno in anno sono sempre più felice di allenarmi qui: oltre a veder ripagati i miei sforzi noto una costante voglia di miglioramenti da parte di tutti, corsisti ed istruttori, e questo mi spinge a voler dare sempre il meglio di me.

È un ambiente che mi sta facendo crescere e insegnando tanto, anche a livello personale e arrivato a questo punto non vorrei più rinunciarci.

Simone Nascimbene

Studente

Avevo voglia di mettermi alla prova perché non avevo mai praticato un’attività del genere desideravo mettermi alla prova con qualcosa che non avevo mai sperimentato e che, sinceramente, vedevo mille miglia lontano da me. Volevo riuscire ad imparare a difendermi o quantomeno a tirare un pugno ben assestato per riuscire a darmela a gambe in caso di necessità. I più grandi risultati questi corso me li ha dati a livello psicologico.

Mi ha giovato molto all’autostima e alla sicurezza in me stessa, mi ha aiutato molto caratterialmente. Eugenio è molto bravo. Non solo ha una pazienza infinita, ma è proprio capace a spiegare e ad ascoltare (cosa mai scontata), sa quando usare un tono più serio e quando invece lasciarsi andare all’allegria. Nota sempre tutti e ci spinge a dare il massimo, inoltre è sempre in continuo aggiornamento per mantenere alto il livello del corso.

Ilaria Chiappini

Studentessa

Ho avuto una brutta esperienza in passato e per cui sentivo il bisogno di sentirmi più sicuro ed il desiderio di saper cosa fare in una situazione potenzialmente pericolosa.

Il corso, a mio avviso, è fatto decisamente bene, è stimolante sia da un punto di vista atletico, tecnico e psicologico, sono estremamente soddisfatto di quello che sto imparando e che continuerò a imparare. 

Eugenio è davvero bravo come istruttore, le sue qualità umane e tecniche sono estremamente positive, inoltre è molto bravo a fare gruppo, e darti le motivazioni giuste per allenarti; inoltre i locali sono puliti ed accoglienti!

Urban Budo mi ha permesso di acquisire un minimo di sicurezza, soprattutto a livello psicologico, sapendo che cosa potrebbe accadere se subissi un’aggressione.

Samuele Beltrami

Web Marketer

Hai ancora qualche dubbio? Ecco le 10 domande che mi vengono fatte più frequentemente sul corso:

Quali sono i giorni e gli orari di allenamento?

Gli allenamenti sono il Martedì ed il Giovedì dalle 20.00 alle 21.30

In quanto tempo posso imparare le basi?

In 12 settimane di allenamento puoi imparare i fondamentali della difesa personale.

È ovvio però che è un gioco di squadra: io ci possono mettere il mio impegno, la mia passione e la mia professionalità, ma tu devi frequentare il corso 2 volte a settimana e impegnarti.

Quanto dura il corso?

Urban Budo è a tutti gli effetti un’arte marziale moderna quindi non ha una data di fine.

I fondamenti della difesa personale però sono racchiusi nelle prime 12 settimane di pratica (se la pratica è costante).

Da lì sta poi a te decidere: ci sono ragazzi che dopo le 12 settimane hanno deciso che avevano imparato ciò che gli interessava, altri ragazzi invece che ci seguono da più di 8 anni perché trovano sempre nuovi spunti, nuove idee e soprattutto, amano l’ambiente del dojo.

Posso venire solo 1 volta alla settimana?

No.

Il corso è formato da 2 allenamenti settimanali ed il programma è strutturato su 2 allenamenti settimanali. È quindi richiesta la presenza ad entrambi gli allenamenti (ovvio eccetto imprevisti, malattia, ecc.)

Per la mia esperienza chi frequenta una sola volta alla settimana è una persona che non è realmente interessata a quello che insegno, che cerca un passatempo e spesso sono più le lezioni che perde di quelle a cui partecipa. Questo, oltre a rendere impossibile l’apprendimento, lo rende un peso per l’intero gruppo.

Non ho mai fatto sport da combattimento. Posso iscrivermi comunque?

Sì.

Non viene richiesto alcun requisito base per frequentare il corso e il fatto che tu non abbia mai fatto niente prima non è assolutamente un problema.

Ho dei problemi alle ginocchia/alla schiena/alle spalle posso seguire comunque il corso?

Certo.

La difesa personale dev’essere democratica. Ovvero la devono poter fare tutti. Non ha importanza se hai qualche problema alle articolazioni, alla schiena o se la tua mobilità non ti consente di alzare la gamba più di un tot da terra. Troveremo delle valide alternative per consentirti di seguire comunque sia la preparazione fisica che l’allenamento tecnico.

Riuscirò a seguire la preparazione fisica?

La preparazione fisica dev’essere allenante e non massacrante.

Questo vuol dire che se è la prima volta che ti vieni ad allenare e sono 5 anni che sei fermo non posso pretendere le stesse cose da te che pretendo da chi si allena qui da 1 o 2 anni. Per questo i programmi d’allenamento sono sempre realmente scalabili e adattabili alle peculiarità o al livello di allenamento di ognuno.

Urban Budo è meglio del Krav Maga o delle MMA?

Non è ne meglio ne peggio; è diverso.

Urban Budo studia dinamiche differenti sia dalle MMA in cui ci si allena per una evento agonistico, che dal krav maga, che è una forma di combattimento militare ideata per i militari e che poi è stata più o meno adattata per i civili.

Nelle MMA non si allenano le dinamiche degli attacchi multipli, dei combattimenti in ambiente urbano così come non si allena la “malizia” della strada.

Il krav maga invece, oltre ad allenare cose utili prevalentemente a militari in zone di guerra, si rivolge a militari, con una certa preparazione alle spalle (sia fisica che psicologica), con un certa mentalità e con determinate esigenze/licenze operative. 

È lontano quindi dal mondo, dall’ambiente e dalle esigenze di un ragazzo che va a scuola, di un padre di famiglia, di una ragazza che rientra a casa dopo il lavoro. 

Ciò non significa che Urban Budo non consideri determinati aspetti utili all’ambiente militare (infatti ho avuto il privilegio di fare da consulente agli istruttori di scuola di polizia di Alessandria), ma significa che parte da esigenze e problemi diversi.

Non trovo intelligente insegnare ad un padre di famiglia come ammanettare qualcuno, disarmarlo da un kalashnikov o come sventare un attentato terroristico e, soprattutto, lo trovo poco serio e professionale perché crea delle false convinzioni che possono essere molto pericolose.

Rischio di farmi male?

Urban Budo è comunque un’attività da contatto, quindi il rischio esiste. 

Ti posso dire però che faccio tutto ciò che posso per evitarlo e che è molto difficile che questo avvenga.

Questo significa misure di sicurezza, attrezzatura e protezioni idonee e rispetto dei compagni di allenamento.

Qual è l’età minima per partecipare al corso?

14 anni.

Possono partecipare sia uomini che donne?

Sì.

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Quello che ti offro è un luogo sicuro, circondato da amici, dove puoi allenarti in sicurezza, imparare a difenderti, metterti alla prova e scoprire i tuoi punti di forza e i tuoi punti di debolezza

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Poi, se lo vorrai, potrai iscriverti alle 2 settimana di prova gratuita.