Oggi iniziamo con un nuovo format, un po’ sperimentale, che si chiama “Dal dojo alla strada”. Spero che mi darai feedback su questo nuovo approccio!
In questo format ti mostrerò come si parte da un allenamento in palestra (nel dojo) per poi arrivare a praticare fuori, in condizioni più reali. Questo è un tipo di lavoro che facciamo molto spesso.
È bello e utile praticare in un dojo con materassini, protezioni e tutto il materiale per lavorare in sicurezza. Ma se vogliamo imparare a gestire ciò che può succedere realmente fuori, dobbiamo uscire dalla palestra!
Fuori dal dojo, dobbiamo:
- Allenarci con vestiti normali invece del gi
- Lavorare con le scarpe invece che a piedi nudi
- Imparare a muoverci sulla ghiaia, sull’asfalto, su superfici dure o scivolose
La cosa più importante è avere un metodo, un percorso che ti porta ad andare là fuori. Senza un metodo, si rischia di fare esattamente le stesse cose che si fanno in palestra, ma questo non è molto utile. Fuori dal dojo ci sono condizioni diverse, e serve un approccio progressivo per adattare le tecniche.
Sequenza di Difesa: analisi e scomposizione
In questa parte ti mostro la sequenza di difesa che hai visto all’inizio del video. Con l’aiuto di Andrea, analizzeremo ogni singolo passaggio.
La sequenza completa è fatta da tanti piccoli blocchi. Ora li scomponiamo per capire come allenarli in palestra in modo molto semplice.
I blocchi della sequenza
1. Gestione dell’attacco iniziale
L’aggressore arriva, ti spinge e ti afferra. Da questa posizione inizia a colpirti ripetutamente al viso.
2. Protezione con lo scudo
Come prima cosa devi proteggerti con lo scudo (Budo). Questo è un punto che abbiamo già visto molte volte nei video precedenti.
3. Contrattacco con gomitata
Quando trovi il momento giusto per entrare, fai uno scudo più una gomitata diretta al petto. Questo serve a bloccare l’aggressore e fermare la sua serie di colpi.
4. Apertura e controllo
A questo punto apri con un colpo a martello e afferri il braccio dell’aggressore per avere il controllo della situazione.
5. Rottura con gomito discendente
Carica un gomito discendente per eseguire la rottura.
6. Creazione della distanza di sicurezza
Infine, ricrea la distanza di sicurezza per metterti al sicuro.
Questa è la nostra sequenza completa di lavoro. Va allenata bene e passo dopo passo. Nei prossimi segmenti vedremo come fare, sempre con l’aiuto di Andrea.
Allenamento in Palestra: Step 1 – Protezione
Il primo passo del nostro allenamento è lavorare sulla protezione con calma. Questa fase è fondamentale prima di passare agli step più avanzati.
Due modi di allenare la protezione
Possiamo allenare la protezione in due modi diversi:
Modalità 1: Protezione con scudi dopo spinta
In questo primo esercizio, il tuo compagno usa due focus pad. Ti spinge e poi ti fa lavorare con gli scudi. Il tuo compito è proteggerti in modo efficace usando le tecniche di scudo che abbiamo visto.
Modalità 2: Protezione dai colpi dopo spinta e presa
Nel secondo esercizio, il tuo compagno toglie un focus pad. Ti spinge, ti afferra e da questa posizione inizia a farti lavorare con i colpi. Devi imparare a proteggerti in questa situazione più complessa.
Fase di studio e familiarizzazione
Questo primo step deve essere uno step di studio. Parti dalla posizione base, il compagno arriva, spinge, afferra e ti fa lavorare sulla difesa. È un esercizio semplice ma molto utile!
Una volta che hai preso confidenza con questo tipo di lavoro, sarai pronto per passare allo step successivo: studiare l’intera sequenza tecnica.
Allenamento in Palestra: Step 2 – Sequenza Tecnica
Dopo aver lavorato sulla protezione, è il momento di studiare la sequenza tecnica completa. Prima la studiamo in modo separato, poi la inseriremo all’interno dell’esercizio.
Come studiare la sequenza
Per questo lavoro, ci servono di nuovo i due focus pad. Vediamo come fare con semplicità:
- Per rendere l’esercizio più realistico, iniziamo sempre con una spinta come primo momento di ingaggio
- Il compagno dà la spinta e parte con un colpo circolare
- In risposta, fai subito copertura e gomito insieme
Non puoi restare fermo sul posto – c’è troppo spazio tra te e l’avversario. Devi andare incontro. Nel momento in cui lui carica il colpo, tu entri e vai con il gomito a contatto.
Consigli per l’allenamento sicuro
- Usa le gomitiere per protezione
- In alternativa, il compagno può tenere il focus pad sul petto
- Fai attenzione alla gomitata sullo sterno perché può far male
La sequenza completa
Ecco i passi della sequenza da allenare:
- Spinta iniziale: ricevi la spinta dall’avversario
- Copertura e gomitata: quando arriva il colpo, entri con copertura e gomito
- Martello e controllo: il compagno apre il focus per farti dare il martello, chiudi e prendi il controllo del braccio
- Gomito discendente: esegui la rottura con il gomito discendente
- Creazione distanza: torna alla posizione di sicurezza
Questo è solo un suggerimento di base – potete aggiungere altre tecniche a questa sequenza.
Esecuzione pratica
Quando provate la sequenza a velocità maggiore, ricordate sempre di mantenere il controllo. Non andate “troppo allegri” con i colpi – i gomiti nuovi costano!
Una volta che avete imparato bene questa sequenza tecnica, sarete pronti per integrarla nell’esercizio completo.
Allenamento in Palestra: Step 3 – Integrazione
Ora che hai imparato a proteggerti e hai studiato la sequenza tecnica, è il momento di mettere tutto insieme. In questo step finale in palestra, integriamo tutti gli elementi in un unico flusso di lavoro.
Passaggio al focus singolo
Per rendere l’esercizio più realistico, possiamo passare a un solo focus pad. Questo ci avvicina di più a una situazione reale.
Ma attenzione! Fate questo passaggio con calma. Come dice Andrea, il focus pad serve solo come punto di riferimento mentre facciamo la sequenza completa.
Come eseguire l’esercizio integrato
Ecco come si svolge l’esercizio:
- Il compagno fa la spinta e la presa
- Segue con un colpo circolare
- Tu esegui l’intera sequenza tecnica che abbiamo studiato
Un consiglio importante
Quando tiri i colpi, fallo volutamente fuori dal bersaglio. Questo è molto importante! Ecco perché:
Se tiri i colpi e li fermi sul focus pad, non alleni la tua capacità di colpire con potenza. Devi imparare a tirare con la massima forza.
Quindi:
- Tira il gomito
- Apri forte verso l’esterno
- Rientra senza rischiare di colpire il viso del compagno
Creazione dello spazio sicuro
Il tuo compagno deve aiutarti creando un po’ di spazio per lavorare in sicurezza. Questo è un punto fondamentale per allenarsi senza rischi.
Dopo aver praticato tutti questi piccoli passaggi in palestra, sarai pronto per portare il tuo allenamento all’esterno. Nel prossimo step, vedremo come adattare queste tecniche per l’allenamento fuori dalla palestra.
Transizione all’allenamento esterno
Ora è il momento di portare il nostro allenamento fuori dalla palestra! I colpi che riceviamo al viso con i focus pad dopo la presa sono una cosa, ma ti suggerisco sempre di provare le tecniche sia nel dojo che all’esterno.
Perché allenarsi fuori è importante
Quando esci dal dojo, tutto cambia:
- Il pavimento è diverso
- L’ambiente è diverso
- Ci sono tanti fattori che rendono l’allenamento più realistico
Inoltre, è anche piacevole allenarsi all’aria aperta ogni tanto!
Come iniziare l’allenamento esterno
Ecco come strutturare la progressione dell’allenamento all’esterno:
Step 1: Afferramento al petto con una mano
Per iniziare, il tuo compagno ti afferra al petto sul posto e lavora con una mano sola. Questo ha senso perché se ti afferra la maglia, quella mano non potrà usarla per colpirti.
Con la mano libera, il compagno potrà tirare diretti e colpi circolari mentre tu impari a proteggerti con lo scudo tra voi.
Da questa posizione puoi scegliere tra diverse soluzioni di difesa, a seconda della situazione.
Step 2: Aggiunta della spinta prima della presa
Una volta che hai preso confidenza con il primo step, aggiungi un elemento di disturbo: la spinta prima della presa.
Il compagno arriva, ti spinge, ti afferra e poi inizia a colpire. Questo rende tutto più realistico e difficile.
Step 3: Creazione di un ambiente più caotico
Nell’ultimo step, rendiamo tutto più concitato e simile a una situazione reale:
- Il compagno può strattonarti
- Può muoverti in giro
- Può creare un ambiente caotico intorno a te
Un punto importante da ricordare
Questo è un esercizio forzato – nella realtà non dovresti mai restare fermo “come un babaccio” a farti colpire! Ma questo allenamento ti dà la possibilità di imparare a gestire situazioni difficili in condizioni più realistiche.
L’obiettivo è adattarti gradualmente alle condizioni che potresti trovare in strada, dove non avrai il comfort e la sicurezza della palestra.
Allenamento avanzato con guantini
Ora passiamo all’ultimo step del nostro percorso: fare lo stesso lavoro con i guantini. Questo livello rende tutto più realistico e sfidante.
Progressione graduale
Mi raccomando, lavorate sempre per step! Non iniziate subito forte e duro perché c’è il rischio di farsi male. Seguite la progressione che abbiamo visto:
- Prima la protezione
- Poi la sequenza tecnica
- Infine l’integrazione
Solo quando siete pronti, passate ai guantini.
Differenze rispetto al focus
Con i guantini, il lavoro diventa:
- Molto più snello
- Molto più libero
- Meno falsato rispetto al focus
Andrea mi darà la spinta iniziale, mi prenderà e lavorerà con le stesse traiettorie dei pugni. Io devo diventare bravo a gestire questa situazione più realistica.
Vantaggi dell’allenamento con guantini
Noterete subito alcune differenze importanti:
- Il bersaglio che vi arriva in faccia è molto più piccolo
- Il compagno può muoversi più liberamente
- Può tirarvi e strattonarvi
- Può cambiare la mano di presa
- Può creare una vera situazione di caos
Tutte queste condizioni rendono l’allenamento molto più vicino a una situazione reale.
Sicurezza prima di tutto
Un punto fondamentale: usate sempre il paradenti!
Io non lo indosso durante questa spiegazione perché altrimenti non riuscirei a parlare chiaramente, ma quando fate questo esercizio dovete assolutamente metterlo. È un esercizio rischioso e senza protezioni potreste farvi male in modo del tutto gratuito.
Allenamento a ping pong
Una volta che questo tipo di lavoro diventa abbastanza naturale, potete passare all’allenamento in cui entrambi indossate i guantini. In questo modo potete alternarvi nei ruoli e rendere l’allenamento ancora più completo.
Seguite questi consigli e vedrete che il vostro allenamento diventerà sempre più efficace e realistico!
Consigli finali e applicazione pratica
Ora che hai tutti gli elementi per montare l’esercizio completo, ecco alcuni consigli finali per il tuo allenamento.
Come allenarti in modo sicuro
- Segui tutti gli step con calma
- Non avere fretta di aumentare il ritmo
- Usa sempre le protezioni: gomitiere, ginocchiere e paradenti
- Aumenta gradualmente l’intensità
Prova diverse superfici
Un punto molto importante: prova l’esercizio su terreni diversi!
- Allenati sull’erba
- Prova sulla ghiaia
- Sperimenta sull’asfalto
Vedrai che il modo in cui l’esercizio si svolge cambia molto. Ogni superficie ti darà feedback completamente diversi.
Limiti delle sequenze disse
Ricorda che queste sono solo suggestioni. Non avere fede cieca nelle sequenze predefinite, perché la realtà è sempre caotica. Noi non possiamo sapere esattamente cosa succederà in una situazione vera.
Un ottimo modo per rendere l’allenamento più realistico è lavorare con un avversario non collaborativo, che non ti dà segnali su quando puoi entrare.
Il valore dello studio con sequenze
Le sequenze fisse sono comunque utili nella fase di studio perché ti permettono di:
- Concentrarti sull’uso del corpo
- Migliorare le tue entrate
- Perfezionare i movimenti
- Esplorare varie soluzioni tecniche
Questo ti garantisce un processo di apprendimento più corretto e fluido.
Risorse aggiuntive
Ti invito a visitare il sito www.urbanbudo.it dove puoi scaricare molto materiale interessante completamente gratuito.
Per domande, commenti o richieste mandarmi un’email a eugenio@dojoshinsui.com


