Karate per la difesa personale: il patrimonio tecnico del karate

Chi non ha occhi buoni dice che il karate è incompleto.

Sarebbe incompleto perché manca di certe tecniche. Perché nel karate non ci sono leve o rotture. Perché nel karate non ci sono le proiezioni.

Forti di queste convinzione i nostri miopi iniziano a studiare altre discipline per andare a colmare le lacune del karate.

Ma se queste persone investissero 10 minuti del loro tempo nello studiare bene un movimento o un passaggio di un kata, si renderebbero conto del loro talpismo.

Il karate ha un patrimonio tecnico smisurato. Così ricco che è difficile maneggiarlo nella sua interezza.

Ma il karate è una disciplina criptica e per potere vedere le cose bisogna affinare lo sguardo, aprire la mente e uscire dalle dinamiche dello studio e della pratica del karate sportivo che, per quanto sita spettacolarizzando il karate, lo sta rendendo sempre più povero.

Per dimostrarti ciò che dico oggi voglio farti vedere come nel karate ci siano tutte le necessarie per la difesa personale. Tecniche le metodologie moderne ci hanno rubato.

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Eugenio

Dal 2009 Eugenio Credidio contrabbanda karate autentico ad Alessandria e nel web e insegna a riconoscere, prevenire e combattere la violenza. Oltre al sui dojo di Alessandria gestisce il canale YouTube di karate tradizionale più seguito d'Italia. Ha ideato il metodo di autodifesa Urban Budo che è stato riconosciuto dal CONI nel 2019. Nel 2013 ha pubblicato assieme al Maestro Balzarro, "On the road" per la OM edizioni e, nel 2020, "Passeggiando per la Via - Storia, riti e gesti del karate".

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