Chi gestisce la distanza gestisce il combattimento.
Il problema è che le distanze in un combattimento di karate (sportivo o tradizionale) sono diverse da quelle di un’aggressione.
Le aggressioni in strada avvengono a corta distanza e questo significa due cose.
La prima è che nel momento nello scontro fisico dovrai sapere gestire una distanza corta, quella del corpo a corpo. Distanza che la maggior parte dei karateka non sanno gestire, nonostante il karate nasca per questo.
La seconda, di cui ti parlo oggi, è che l’aggressore, per poterti attaccare, si dovrà avvicinare a te. Se non si avvicina sufficientemente a te non potrà attaccarti.
Quindi esiste una distanza di sicurezza che, se riuscirai a mantenere, ti permetterà di evitare lo scontro fisico e che, una volta rotta, ti avverte che quella che hai davanti è una persona potenzialmente pericolosa.
Qual è questa distanza?
Come fare a mantenerla?
Cosa fare quando viene rotta?
Come allenarsi a “vederla”?
Le risposte in questa nuova puntata di Karate per la Difesa Personale
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