Il significato del saluto nel karate

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Capire il significato dei termini tecnici del karate ci aiuta nella pratica e ci permette di andare in profondità nell’arte.

C’è solo un problema però: tutte le traduzioni che vengono usate solitamente non sono dal giapponese all’italiano, ma dal giapponese all’inglese e poi dall’inglese all’italiano e se, come diceva la mia professoressa di letteratura angloamericana, “la traduzione è un gioco a perdere”, qui di cose ce ne stiamo perdendo parecchie.

Ecco perché ho deciso di rompere le scatole ad un mio ex allievo: il Dott. Alberto La Spada, laureato in lingue orientali e mia vittima ricorrente quando cerco di capire meglio qualcosa in merito al karate.

Alberto si è reso disponibile a venire ospite una volta al mese nel mio podcast (ignaro di cosa lo aspetti) per aiutarci a capire meglio i termini del karate e la cultura che pervade la nostra bella arte.

Questa sera inizieremo proprio dal principio, come piace fare a me ovvero dal saluto, il REI (che tra l’altro si scrive così)

Ideogramma del termine Rei

Puoi ascoltare il podcast anche su:

Eugenio

Dal 2009 Eugenio Credidio contrabbanda karate autentico ad Alessandria e nel web e insegna a riconoscere, prevenire e combattere la violenza. Oltre al sui dojo di Alessandria gestisce il canale YouTube di karate tradizionale più seguito d'Italia. Ha ideato il metodo di autodifesa Urban Budo che è stato riconosciuto dal CONI nel 2019. Nel 2013 ha pubblicato assieme al Maestro Balzarro, "On the road" per la OM edizioni e, nel 2020, "Passeggiando per la Via - Storia, riti e gesti del karate".

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