5 Tecniche Di Difesa Personale Che NESSUNA Donna Dovrebbe Conoscere

Qualche giorno fa, su facebook, mi sono imbattuto in questo video:

“5 trucchi sulla difesa personale che ogni donna dovrebbe conoscere”

Questo video mostra 5 soluzioni tecniche che ogni donna dovrebbe conosce così da, come dice la ragazza del video, “Usarle come arma e scappare non caso di necessità”

Puoi vedere il video qui sotto:

https://www.facebook.com/SanAntonioExpressNews/videos/10155321578335762/

Parliamone!

Nel video vengono dimostrate soluzioni tecniche per difendersi da:

  1. Situazione di stupro;
  2. Presa dell’orso
  3. Strangolamento frontale;
  4. Schiaffo

Cerchiamo di analizzarle assieme perché queste soluzione e tutte le soluzioni simili a queste, in un contesto reale risultano una buffonata.

Apparente semplicità

Nel video viene mostrato come sia semplice applicare queste 5 tecniche di difesa personale, ma nella realtà non è così.

I movimenti che vengono proposti sono tutto fuorché semplici per una ragazza che non ha mai fatto sport da combattimento o arti marziali e non tengono conto dei fattori più importanti da considerare quando si parla di difesa personale femminile:

Gestione della paura e dell’adrenalina;

Differenze peso/forza tra uomo e donna

Mi spiego meglio.

Capisco che non sia possibile far vedere in un video didattico/pubblicitario situazioni di simulazione. Le simulazioni sono da fare, non da mostrare. Ma per la loro complessità queste soluzioni tecniche sono veramente molto complesse da applicare se non si sono allenate un milione di volte e se chi non le mette in atto non è in grado di tenere la mente ed il sangue freddo.

Guarda, ad esempio, la difesa da presa al polso.

Si compone dei seguenti movimenti:

  • Torsione ne polso;
  • Presa del polso dell’avversario
  • Rotazione con l’inizio di un principio di proiezione che si chiama Seoi Nage.

Quante credi siano le donne “normali”, che non si allenano tutti i giorni, che nel momento in cui vengono afferrate al polso da un aggressore sconosciuto, sole, magari di notte ed in una zona isolata, riescano a farsi venire in mente l’intera sequenza dimostrata?

Inoltre non fa vedere cosa fare dopo. La ragazza si libera dalla presa e si pone al fianco dell’aggressore ad una distanza estremamente pericolosa perché troppo vicina.

Guarda ora la soluzione anti stupro: il movimento di per sé è interessante ma pensi davvero che l’aggressore mollerebbe la presa così facilmente per lasciarsi cadere a terra?

Discorso simile si può fare per lo strangolamento frontale: quante donne riescono a far flettere le braccia di un uomo a sufficienza per potare una ginocchiata come la ragazza del video?

Una riflessione analoga si può fare per il blocco dello schiaffo: lo schiaffo di un uomo genera una certa forza. È vero che si può bloccare, ma è anche vero che non è così semplice, dopo l’impatto, rispondere così rapidamente con un colpo diretto al viso, dovrai prima riuscire ad assestarti, a non cadere, ad assorbire il colpo; solo dopo potrai cercare di rispondere all’attacco.

I fattori di cui devi sempre tener conto:

Quando si parla di una donna non allenata che si deve difendere da un uomo sono sempre 3 i fattori che dovrai considerare:

  1. Se ti dovrai difendere avrai paura, quindi non avrai la mente lucida. Questo significa ti ricorderai poche cose, ti muoverai con difficoltà e le tecniche difficili diventano inutilizzabili,
  2. L’uomo è più forte di una donna, è un dato di fatto (…ok, non di tutte le donne, diciamo allora che l’uomo è più forte della maggior parte delle donne!) e quindi non è sciocco mettersi a fare giochi di forza perché le probabilità che tu perda sono altissime!
  3. L’uomo è più pesante della donna, per cui fare giochi su leve e sulla lotta è molto pericoloso

“Sì ma ci sono un sacco di video di ragazze che bloccano o mettono in leva uomini”

Queste 5 tecniche sono inutili e pericolose per qualsiasi donnaVero, ma loro si allenano, loro praticano, vanno tutti i giorni al dojo! Qui stiamo parlando di soluzioni applicabili da chiunque per potersi difendere senza aver fatto un tirocinio di anni.

La vera incognita

Quello di cui non si tiene minimamente conto in questo video è che l’aggressore, nella realtà, non è collaborativo.

È facile e semplice far vedere soluzioni tecniche quando il tuo aggressore ti aiuta, non oppone resistenza, ti agevole e tira i colpi per finta.

Diverso diventa quando invece l’aggressore ti tira, ti strattona, ti schiaffeggia, cerca di bloccarti, di portarti a terra magari umiliandoti e facendoti sentire del tutto impotente.

Di questo bisogna sempre tener conto perché cambia drasticamente lo scenario e tutto diventa mooooolto più complesso e difficile!

Non ci credi? Chiedi alle ragazze che hanno seguito il corso di Auto-Protezione Femminile Globale e che hanno dovuto affrontare le simulazioni di aggressione…

Il segreto è la semplicità

Questo video mi ha toccato un nervo scoperto, lo ammetto.

La rete è piena di video dove si fanno vedere tecniche di difesa personale per donne che sono di per sé inapplicabili nella realtà e che danno l’illusione che queste cose siano alla portata di tutte e che con 4 consigli ce la si possa cavare.

NON È VERO!

Certo, è vero che la difesa personale è alla portata di tutti, ma non così!

Neanche a farlo apposto queste 5 situazioni vengono analizzate anche nel corso Donna Sicura che tengo con il mio staff, ma il modo di affrontarle è totalmente diverso. Abbiamo lavorato anni per cercare soluzioni semplici, facili, memorizzabili con semplicità e che possano essere applicate da chiunque veramente.

Se non ci credi guarda la testimonianza di Patrizia:

E tu cosa pensi di questo video? Lasciami un commento a caldo e condividi l’articolo sui social, se ti è piaciuto!

In questo articolo si è parlato di:

Eugenio

Dal 2009 Eugenio Credidio contrabbanda karate autentico ad Alessandria e nel web e insegna a riconoscere, prevenire e combattere la violenza. Oltre al sui dojo di Alessandria gestisce il canale YouTube di karate tradizionale più seguito d'Italia. Ha ideato il metodo di autodifesa Urban Budo che è stato riconosciuto dal CONI nel 2019. Nel 2013 ha pubblicato assieme al Maestro Balzarro, "On the road" per la OM edizioni e, nel 2020, "Passeggiando per la Via - Storia, riti e gesti del karate".

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