Mettiamo le cose in chiaro: io non sono contro le gare o l’agonismo in generale. Sono contro un certo approccio all’agonismo e alle gare e non mi piace come l’agonismo sta trasformando il karate.
Detto questo credo che le gare possano avere un’importantissimo valore formativo, soprattutto per i bambini.
Per farti capire cosa intendo oggi voglio raccontarti la storia di un bambino che viene in palestra da me e che chiamerò Daniel San per proteggere la sua privacy.
Daniel San è disgrafico.
Questo disturbo gli porta alcune difficoltà non solo nella scrittura ma anche nella gestione del corpo, degli spazi e nella concentrazione.
Nonostante le sue difficoltà, quando proposi ai bambini di partecipare a una gara di kata Daniel San, accettò subito, non facendosi minimamente fermare dai suoi limiti, come un vero karateka.
E ciò che accade alla gara ha dell’incredibile.
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