Il più grande successo che ho ottenuto grazie al karate

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Questa storia ha ben poco a che vedere con il karate. Apparentemente

Avevo 20 anni ed ero verso la fine del 2 anno di università.

Venivo da un periodo un po’ travagliato, per quanto possa essere travagliata la vita di un ventenne universitario.

Non tanto tempo prima era mancato il mio cane con cui ero cresciuto e, lo so, può sembrare stupido, ma per me fu un vero e proprio lutto. Inoltre avevo un po’ di pensieri per la testa dovuti all’amicizia e all’amore.

L’insieme di queste situazioni mi rese difficile essere produttivo in università. La mia media calò bruscamente e non riuscivo a stare dietro agli esami.

Questo, che per molti ragazzi poteva essere accettabile, a me mandava fuori di testa. Vivevo la possibilità di andare fuori corso all’università come un vero e proprio fallimento.

Facevo fatica a studiare, a seguire i corsi, a prendere appunti e non andavo nemmeno al Dojo ad allenarmi.

Ero preoccupato di deludere i miei genitori verso i quali mi sentivo in debito e sentivo un senso di responsabilità, dato che mi davano la possibilità di vivere e studiare fuori casa. Fu un periodo difficile, ricco di tristezza e di ansie.

Ad un certo punto però qualcosa si mosse in me e, nell’intimità del mio cuore mi dissi: “Eugenio, questo comportamento non è da te, tu sei un combattente, sei prima di tutto un karateka; e un karateka non si comporta così”.

Decisi quindi di darmi una svegliata, di rimboccarmi le maniche e di riprendere in mano la situazione. 

Fu molto complicato: la mia media era passata dal 29,5 al 24, ero indietro di 6 esami ed ormai ero praticamente alla fine del secondo anno.

Riuscire a laurearsi in tempo sembrava impossibile.

Ma invece ci riuscii. 

Nell’ultima sessione dell’anno detti 2 esami e nell’anno successivo riuscii a dare 16 esami e a discutere la tesi. Tutto questo riportando la media al 29.

Per riuscire in questa piccola impresa riorganizzai drasticamente la mia vita.

Feci un programma ferreo fatto di studio a ritmo serrato e sacrifici, ma anche di un po’ di tempo per me. Perché capii che era tutta una questione di equilibri e che non potevo essere produttivo se non mi ritagliavo il tempo per svagarmi e rigenerarmi.

Non saltai mai più un allenamento e ripresi a seguire le lezioni di sax. Due attività che mi permettevano ricaricare le pile e staccare un po’ con la testa dallo studio e dai vari impegni.

E, anche se all’inizio fu dura, entrai in un vero e proprio circolo virtuoso.

Più ottenevo risultati e più mi sentivo bene e carico di energie e soddisfatto e, alla fine, portai a terminare con successo e in tempo il mio percorso universitario.

E adesso tu mi dirai: “Bravo Eugenio, ma tutto questo cosa c’entra con il karate?” te lo dico subito. 

Sono fermamente convito che non sarei riuscito a ottenere quei risultati, a tenere quel ritmo di studio e a rimanere così concentrato e determinato se non fosse stato per il karate.

La forma mentis che negli anni mi aveva dato il karate fu essenziale per riuscire in questa piccola, grande impresa.

È stato il karate che mi ha insegnato a stringere i denti, a raschiare il fondo del barile e a mantenere la rotta nelle tempeste più violente a cui la vita ti sottopone. 

È stato il karate che mi ha insegnato come concentrarmi e rimanere focalizzato senza farmi distrarre dal caos del mondo.

Ed è stato il karate ad insegnarmi a credere in me stesso e nelle mie capacità, anche quando sembra che tu sia l’unico a farlo.

Ecco perché per sono certo, al 100%, che senza la mia formazione da karateka non sarei mai riuscito a ottenere questo che per me, ad oggi è ancora un risultato importantissimo.

Puoi ascoltare il podcast anche su:

Eugenio

Dal 2009 Eugenio Credidio contrabbanda karate autentico ad Alessandria e nel web e insegna a riconoscere, prevenire e combattere la violenza. Oltre al sui dojo di Alessandria gestisce il canale YouTube di karate tradizionale più seguito d'Italia. Ha ideato il metodo di autodifesa Urban Budo che è stato riconosciuto dal CONI nel 2019. Nel 2013 ha pubblicato assieme al Maestro Balzarro, "On the road" per la OM edizioni e, nel 2020, "Passeggiando per la Via - Storia, riti e gesti del karate".

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