Nell’antica Grecia esisteva un termine per sottolineare la condizione dell’onorabilità di un singolo, la “Timè” , essa poteva variare in base alla propria ricchezza, alla propria condotta e soprattutto dalla vecchiaia. Ecco sotto questo aspetto anche noi siamo un po’ greci.
In molti ambiti della nostra società, l’anzianità sembra essere privilegiata rispetto alla meritocrazia. È consueto vedere che nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle federazioni sportive ci sono qualifiche e ruoli per cui non si può concorrere se non si ha una certa età, indipendentemente dalle competenze o dall’esperienza. Questo sistema spesso penalizza i giovani talentuosi, che vedono la loro strada bloccata solo a causa della loro età.
Il sistema scolastico ne è un esempio lampante. Quando un insegnante diventa di ruolo, entrando a far parte del sistema, con il suo posto fisso, non importa più quanto impegno metta nel lavoro. L’anzianità viene premiata e i meriti personali passano in secondo piano. Puoi non fare una “cippa” tutto il giorno, ma lo stipendio gli arriverà comunque e, con il tempo, potrà avanzare di grado grazie alla sola anzianità. Questo modello non può che nuocere alle giovani generazioni.
Giovani vecchi e vecchi giovani
D’altro canto si vedono persone di trenta, quaranta, cinquant’anni che si ritengono giovani nel corpo e nella mente ma ciò è una tautologia, una fuga dalla realtà a cui troppi si auto convincono. Io, tu e qualsiasi persona da un certo numero di anni in su per quanto possa essere fisicata, in salute ed esteriormente giovane sarà comunque anziano, o quantomeno adulto, e affermare il contrario sarebbe un errore.
Allo stesso tempo, è essenziale che anche i giovani riconoscano il proprio valore e non si rifugino nel comfort di un’eterna adolescenza. Accettare responsabilità e maturare significa anche fare un passo avanti per cambiare quel sistema che li tiene ai margini. La collaborazione tra giovani e anziani, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze e visioni, può portare a innovazioni e miglioramenti significativi in molti campi.
Appello a tutte le età
Quindi voglio fare un appello a uomini e donne di ogni età. Giovani dimostrate il vostro valore, uscite dal guscio e fatevi strada in un mondo che ha sempre più bisogno di voi. Anziani, quasi anziani e anziani che si credono giovani: smettetela di tarpare le ali al nostro futuro, dategli spazio perché l’età non è un limite ma un opportunità per crescere.
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