Gankaku – il mio preferito

Gankaku, il mio kata preferito.

Lo praticai per la prima volta da cintura marrone, a Gaeta, durante lo stage nazionale Fesik, assieme un maestro giapponese minuto e con due bei baffoni anni ’70 che io ho sempre chiamato Chise, ma che sono certo non si chiamasse così perché nessun praticante con cui io abbia mai parlato ricorda questo nome.

Gankaku è il kata dell’equilibrio.

L’equilibrio che è una qualcosa di dinamico, che cambia, si adatta e si aggiusta in base a quello che succede durante la nostra vita.

L’equilibrio che è la grande ricerca della nostra esistenza.

Gankaku è uno di quei kata che ha nel suo nome le indicazioni di come dovrebbe essere praticato.

Quando pratichiamo gankaku non siamo più uomini, ma diventiamo delle agili gru che da rocce acuminate spiccano il volo.

Gankaku deriva da Chinto, nome che significa “battaglia dell’est”. Si pensa che Funakoshi decise di cambiare il nome per eliminare ogni riferimento alla guerra all’interno del karate.

Lo stilema di Gangaku è il saji ashi dachi, la posizione della gru. Questa posizione è presente anche in altri kata, ma in gankaku viene ripetuta più volte.

È un kata che veniva studiato approfonditamente dal 3 dan in su, ma essendo molto rapido, e avendo alcuni passaggi complessi e spettacolari come il sagi ashi dachi e la parata in rotazione con il manji kamae viene portato molto spesso alla gare anche da gradi più bassi.

È un kata che, a parer mio, spesso viene mal interpretato. Si tende a praticarlo con fretta dimenticandosi invece che è un kata che insegna l’equilibrio e l’equilibrio a volte richiede rapidità, mentre altre volte richiede tempo, calma e dolcezza.

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Eugenio

Dal 2009 Eugenio Credidio contrabbanda karate autentico ad Alessandria e nel web e insegna a riconoscere, prevenire e combattere la violenza. Oltre al sui dojo di Alessandria gestisce il canale YouTube di karate tradizionale più seguito d'Italia. Ha ideato il metodo di autodifesa Urban Budo che è stato riconosciuto dal CONI nel 2019. Nel 2013 ha pubblicato assieme al Maestro Balzarro, "On the road" per la OM edizioni e, nel 2020, "Passeggiando per la Via - Storia, riti e gesti del karate".

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